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Israele, pioggia di bombe sul Libano. Netanyahu: "Anticipiamo la minaccia"

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«Per coloro che non l’hanno ancora capito, voglio chiarire la politica di Israele: non aspettiamo una minaccia, la anticipiamo. Ovunque, in ogni teatro, in qualsiasi momento». Il premier israeliano Benjamin Netanyahu lo ha detto  mentre i caccia dello Stato ebraico martellano il Libano meridionale e la valle della Beqaa. L’Idf sta operando per «cambiare l’equilibrio di potere nel nord», distruggendo «migliaia di missili e razzi puntati contro città e cittadini israeliani». Sarebbero stati colpiti circa 300 obiettivi. 

Intanto sale a 182 morti e più di 700 feriti il bilancio delle vittime degli intensi bombardamenti israeliani nel sud del Libano. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese. Il bilancio precedente era di 100 morti e più di 400 feriti. Video dei raid sono stati diffusi sulle reti sociali e verificati da testate locali. Immagini rilanciate anche dal quotidiano Times of Israel mostrano bombardamenti tra le case. Si sentono i boati e si vedono colonne di fuoco, terra e detriti tra le abitazioni o a pochi metri decine di metri di distanza. Stamane le forze armate di Israele hanno comunicato l’avvio di raid «su ampia scala» contro quelli che sarebbero edifici o basi utilizzate dall’organizzazione libanese Hezbollah.

 

Intanto con un messaggio che ricorda quelli con cui da mesi le forze israeliane (Idf) chiedono ai palestinesi di sgomberare alcune aree della Striscia di Gaza in vista di operazioni militari contro Hamas, un portavoce delle Idf, Avichay Adraee, dà gli abitanti della Valle della Bekaa due ore di tempo per lasciare la zona, annunciando imminenti raid aerei con obiettivi di Hezbollah nel mirino. «Se vi trovate all’interno o nei pressi di una casa in cui ci sono armi di Hezbollah - recita un post in arabo diffuso via X, corredato da una mappa - dovete andar via». Fuggire «entro due ore» dall’avvertimento, fino a raggiungere «una distanza di non meno di mille metri dalla località o raggiungere la scuola centrale più vicina a voi e non rientrare fino a nuovo avviso». Avvertimenti analoghi sono arrivati anche Daniel Hagari, portavoce delle Idf, che ha confermato che Israele si «prepara a colpire obiettivi terroristici nella valle della Bekaa», dove «Hezbollah immagazzina armi strategiche, in edifici civili e usa la popolazione come scudi umani, mettendola deliberatamente in pericolo». Hagari, riporta il Times of Israel, avvisa «gli abitanti libanesi nelle località della valle della Bekaa», coloro che si «trovano vicino a edifici o all’interno di abitazione in cui ci sono missili e armi» e li invita ad allontanarsi «immediatamente». «Hezbollah - ha accusato - intende lanciare queste armi contro il territorio israeliano e noi non lo consentiremo». 

 

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