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Israele, attacco su Beirut: ucciso un capo di Hezbollah. "Bambini tra le vittime"

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Attacco alla periferia di Beirut. Un caccia israeliano ha condotto un raid aereo su Dahiyeh, zona sud della Capitale del Libano, considerata il quartier generale di Hezbollah. I media libanesi riferiscono che l’attacco è stato effettuato da un F-35 con due missili. L’attacco ha preso di mira un edificio nel sobborgo di Dahiyeh. L’IDF descrive l’attacco come «mirato» contro un’importante figura di Hezbollah, affermano due fonti della sicurezza. La vittima è Ibrahim Aquil capo delle operazioni speciali di Hezbollah.

 

Il giornalista Barak Ravid, citando due fonti israeliane, afferma che "uno degli obiettivi dell’attacco israeliano a Beirut era il comandante di Hezbollah Ibrahim Aqil, ricercato dagli Stati Uniti per il suo coinvolgimento negli attentati all’ambasciata americana e alla caserma dei marines americani a Beirut nel 1983". Aqil, precisa il Times of Israel, era membro del Consiglio della Jihad, massimo organismo militare di Hezbollah. Era ricercato anche per aver diretto la presa di ostaggi tedeschi ed americani in Libano negli anni Ottanta. Sulla sua testa pendeva una taglia di 7 milioni di dollari posta dal dipartimento di Stato americano. 

 

L'attacco avrebbe provocato anche vittime civile, tra cui la morte di almeno cinque bambini, afferma l’agenzia di stampa nazionale libanese (NNA). Il raid ha riguardato un edificio nella zona di Jamous Street, nella parte meridionale della capitale libanese. 

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