medio oriente
Sinwar avverte: "Pronti a una guerra di logoramento". E si complimenta con gli Houthi
L'asse "del male iraniano"- così lo chiama il premier israeliano Benjamin Netanyahu - è tornato a colpire lo Stato ebraico dai due fronti caldi oltre a Gaza, Yemen e Libano, con il primo ministro che ha promesso agli Houthi il pagamento di "un caro prezzo" per le loro azioni e a Hezbollah che la situazione al confine nord di Israele "non continuerà" e richiederà un "cambiamento nell'equilibrio di potere". "La resistenza si sta preparando per una battaglia di logoramento e spezzerà la volontà politica del nemico proprio come ha spezzato la sua volontà militare". È invece uno dei passaggi della lettera del leader di Hamas, Yahya Sinwar, al capo degli Houthi dello Yemen Abdel-Malek al-Houthi, con il quale si congratulato per l’attacco di ieri contro Israele.
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In un messaggio inviato al leader del gruppo yemenita, Abdulmalik al Houthi, e citato dall’emittente «Al Masirah», Sinwar si è congratulato per aver "colpito l’entità sionista (Israele) così in profondità". "La vostra operazione indica che i piani di contenimento e neutralizzazione (di Israele) sono falliti e che i fronti di sostegno (alla causa palestinese) stanno diventando più efficaci e incisivi. Gli eroi dell’esercito yemenita si sono distinti nello sviluppo delle capacità militari", ha affermato il leader di Hamas. "Vi assicuro che la resistenza sta andando bene e che ciò che il nemico annuncia sono solo menzogne e guerra psicologica. Ci siamo preparati per una lunga guerra di logoramento che spezzerà la volontà politica del nemico, proprio come l’Alluvione al Aqsa (il nome dell’operazione lanciata da Hamas il 7 ottobre 2023 contro Israele) ha spezzato la loro volontà militare", ha aggiunto.