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Mosca, controffensiva nella regione di Kursk: "Arresi come prigionieri"

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Mosca ha lanciato la sua controffensiva nella regione di Kursk, a oltre un mese dall’incursione iniziata nell’area da parte delle truppe ucraine. I russi avrebbero già riconquistato almeno dieci villaggi nelle ultime ore, secondo quanto dichiarato dal comandante delle forze speciali cecene Akhmat e vicedirettore del dipartimento politico-militare del ministero della Difesa russo, il maggior generale Apti Alaudinov. «Una decina di insediamenti è già stata liberata ed è sotto il controllo delle truppe russe. Abbiamo ripulito questi insediamenti, distruggendo il nemico che si trovava lì, alcuni di loro si sono arresi come prigionieri», ha detto Alaudinov all’agenzia «Ria Novosti». Poco dopo le dichiarazioni di Alaudinov è stato il ministero della Difesa a pubblicare una nota, in cui si precisava che nelle ultime 24 ore le truppe russe hanno respinto un contrattacco ucraino vicino alla località di Apanasovka e fatto dieci prigionieri di guerra. Secondo il dicastero, inoltre, il raggruppamento settentrionale delle truppe russe «ha sventato dei tentativi di attacco in direzione degli insediamenti di Cherkaskaya, Konopelka, Borki e Fanaseevka». «Di conseguenza, le Forze armate ucraine hanno perso fino a 30 uomini tra uccisi e feriti», concludeva la nota.

 

 

Ad essere impegnate sono però anche le forze aeree, secondo quanto precisa il ministero della Difesa di Mosca in una nota diffusa oggi. L’aeronautica, si legge nel comunicato, «ha distrutto raggruppamenti di uomini e armamenti di 12 brigate delle Forze armate ucraine» nella regione di Kursk. Le operazioni si sono svolte nei pressi di Borki, Biakhovo, Guevo, Vishnevka, Daryino, Zelenyi Shlyakh, Kolmakov, Kositsa, Lyubimovka, Malaya Loknya, Makhnovka, Martynovka, Novaya Sorochina, Novoivanovka, Obukhovka, Orlovka, Snagost e Uspenovka. L’aeronautica russa ha attaccato anche posizioni ucraine «dove si trovavano mercenari stranieri» e le riserve di varie brigate nella regione ucraina di Sumy, secondo quanto riferito dal ministero russo. In particolare, gli attacchi hanno preso di mira le aree nei pressi degli insediamenti di Akhtyrka, Belopolje, Bitica, Glukhov, Semenovka, Stepanovka, Sumy, Svessa, Pavlovka, Pustogorod, Radyanskoye, Rossosh e Yampol.

 

 

Le autorità dell’Ucraina non hanno ancora commentato ufficialmente la situazione sul campo nè le notizie provenienti da parte russa. In questo quadro, però, va decisamente controcorrente l’Istituto per lo studio della guerra (Isw), il centro studi statunitense che oggi ha diffuso dei dati secondo cui le truppe ucraine avrebbero proseguito nelle scorse ore a condurre con successo operazioni di carattere offensivo. «Le forze ucraine sono avanzate nella regione di Kursk, con continue operazioni offensive nella zona (compiute) il 10 settembre», si legge nell’analisi pubblicata da Isw. «Filmati geolocalizzati pubblicati il 9 settembre indicano che le forze ucraine sono avanzate di recente a est di Komarovka (a sud-ovest di Korenevo)», precisa il rapporto del centro studi, «sebbene il percorso esatto dell’avanzata ucraina in quest’area rimanga poco chiaro». Sempre alcuni filmati geolocalizzati risalenti al 9 settembre «mostrano le forze ucraine che operano a est di Russkoye Porechnoye (a nord-est di Sudzha)», confermando secondo Isw «che le forze ucraine continuano a operare nell’insediamento». 

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