Ucraina, Kiev lancia oltre 100 droni sulla Russia. Nuove sanzioni contro l'Iran
È stato uno dei più grandi attacchi di droni ucraini sul suolo russo in 2 anni e mezzo di guerra, quello lanciato dall'esercito di Kiev nella notte tra lunedì e martedì sulle regioni di Bryansk, Mosca, Kursk, Tula, Belgorod, Kaluga, Voronezh, Lipetsk e Orel. Oltre 144 dispositivi senza pilota sono stati abbattuti dalle forze di difesa di Mosca. Nella città di Ramenskoye, alle porte della capitale russa, i droni hanno colpito 2 edifici residenziali a più piani, provocando incendi e uccidendo una donna di 46 anni. L'attacco ha anche costretto le autorità russe a chiudere temporaneamente gli aeroporti di Vnukovo, Domodedovo e Zhukovsky e a dirottare 48 voli su altri scali.
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La Russia potrebbe rispondere a questo massiccio raid utilizzando missili balistici a corto raggio. Proprio quelli che, secondo il segretario di Stato americano Antony Blinken, Mosca ha ottenuto dall'Iran. "La Russia ha ricevuto spedizioni di questi missili balistici e probabilmente li userà entro poche settimane in Ucraina, contro gli ucraini", ha detto Blinken in visita a Londra, durante una conferenza stampa congiunta con il suo omologo britannico David Lammy. "La fornitura di missili iraniani consente alla Russia di utilizzare una parte maggiore del suo arsenale per obiettivi più lontani dalla linea del fronte", ha aggiunto, mentre Lammy ha definito i trasferimenti di missili iraniani a Mosca "uno schema preoccupante a cui stiamo assistendo". Per questo il dipartimento di Stato e il dipartimento del Tesoro di Washington hanno deciso nuove sanzioni contro soggetti ed entità iraniane, compresa la compagnia aerea Iran Air. Germania, Francia e Regno Unito, che assicurano di "avere la conferma che l'Iran ha effettuato questi trasferimenti", si sono uniti alle misure sanzionatorie cancellando gli accordi bilaterali sui servizi aerei con l'Iran e designando "entità e individui significativi coinvolti nel programma iraniano di missili balistici e nel trasferimento di missili balistici e altre armi alla Russia".
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Londra ha anche annunciato che fermerà i voli diretti verso la Repubblica islamica. Da Kiev è arrivato il commento del capo dell'ufficio di presidenza ucraino, Andriy Yermak, che ha definito le sanzioni "un passo positivo". Dal canto suo, mentre anche l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha fatto sapere di aver proposto agli Stati membri nuove misure "decisive e mirate" contro l'Iran, Teheran ha reagito tramite il portavoce del ministero degli Esteri Nasser Kanaani che, sui social, ha accusato i governi sanzionatori di diffondere "notizie false e fuorvianti sul trasferimento di armi iraniane ad alcuni Paesi". "Solo una brutta propaganda e una menzogna", ha aggiunto Kanaani, "con l'obiettivo di nascondere le dimensioni del massiccio sostegno illegale di armi da parte degli Stati Uniti e di alcuni Paesi occidentali al genocidio nella Striscia di Gaza".