medio oriente

Israele, tre morti per un attentato al valico Allenby. Netanyahu tuona: “Vogliono assassinarci tutti”

Tre israeliani sono morti in un attacco nella zona di Allenby, al valico tra la Giordania e la Cisgiordania. Un uomo si avvicinato all’area a bordo di un camion, è sceso e ha iniziato a sparare contro le forze di sicurezza israeliane prima di essere, a sua volta abbattuto. L’autore dell’attacco, secondo fonti dello Stato ebraico, sarebbe un cittadino giordano di 39 anni, identificato come Maher Dhiab Hussein al-Jazi. La sua azione è stata lodata dalle principali sigle palestinesi in guerra con Israele. Hamas lo ha definito “uno degli uomini coraggiosi della Giordania” che colpito nell’ambito di una “risposta naturale all'olocausto compiuto dal nemico sionista nazista contro il nostro popolo a Gaza e nella Cisgiordania occupata, e ai suoi piani per la giudaizzazione della moschea di Al Aqsa". La Jihad islamica palestinese ha parlato di “eroe”, il cui attacco rappresenta "un'espressione dei sentimenti del popolo giordano e dei popoli arabo e musulmano verso i brutali massacri commessi dal nemico".

 

  

 

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu ha denunciato l’ideologia “omicida guidata dall’asse del male iraniano”. Negli “ultimi giorni” ha proseguito “terroristi spregevoli hanno assassinato a sangue freddo sei dei nostri ostaggi e tre ufficiali di polizia israeliani. Gli assassini non fanno distinzioni tra noi, vogliono assassinarci tutti, fino all'ultimo: destra e sinistra, laici e religiosi, ebrei e non ebrei”. Tel Aviv ha più volte indicato l’esistenza di una regia iraniana dietro gli attacchi contro Israele e i suoi cittadini, a partire da quello del 7 ottobre che ha scatenato la guerra in Medioriente. Per Netanyahu, "il braccio più forte dell'Iran è Hezbollah in Libano”. Per questo, ha continuato il primo ministro, “ho incaricato le forze israeliane di difesa (Idf) e tutte le forze di sicurezza di prepararsi a cambiare questa situazione”. Per Netanyahu “non c'è alcuna possibilità di continuare con la situazione attuale e siamo obbligati a riportare in sicurezza tutti i residenti del nord nelle loro case”.

 

 

A fine agosto Israele ha lanciato quello che ha definito un “attacco preventivo” contro Hezbollah in Libano, in vista di una possibile risposta per l’assassinio dell’alto comandante Fouad Chokr. Il fronte resta caldo ma, per ora, non è esploso anche se continuano gli scontri e i raid israeliani nel sud del Libano. Tra gli ultimi obiettivi colpiti dall'Idf ci sono le strutture militari di Hezbollah nelle aree di Aitaroun, Maroun El Ras e Yaroun. L’obiettivo principale della guerra, per Israele, per il momento resta l’eradicazione di Hamas da Gaza.