Iran, "missili a Mosca? Escalation drammatica": lo scenario che spaventa tutti
«Il trasferimento di missili balistici iraniani alla Russia rappresenterebbe un’escalation drammatica nel sostegno» di Teheran a Mosca nella guerra in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Sean Savett, mentre l’Iran nega, definendo «disumana» la fornitura di aiuti militari a entrambe le parti coinvolte nel conflitto. «Abbiamo avvertito dell’intensificarsi del partenariato di sicurezza tra Russia e Iran fin dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina e siamo allarmati da queste notizie - ha detto Savett in una dichiarazione alla Cnn, poche ore dopo che da Cernobbio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky denunciava il ricorso della Russia a missili balistici in arrivo da Teheran - Noi e i nostri partner abbiamo chiarito sia al G7 che ai vertici della Nato che insieme siamo pronti a produrre conseguenze significative». Lo stesso ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando a nome della presidenza di turno del G7, ieri in un post su X aveva ammonito: «La fornitura di armi iraniane alla Russia rappresenta un pericolo per sicurezza internazionale. Chiediamo a Teheran di evitare un’escalation. Come presidenza del G7 e con l’Ue siamo pronti a contribuire ad adozione di ulteriori misure di dissuasione per garantire la libertà dell’Ucraina».
Erdogan sorprende l'Occidente e si avvicina alla Russia: la richiesta
Secondo l’emittente americana, che cita due fonti vicine all’intelligence, Teheran avrebbe trasferito di recente alla Russia missili balistici da usare nella guerra in Ucraina. Non è chiaro quando la consegna sarebbe avvenuta, ma è un fatto che nelle ultime settimane Mosca ha intensificato i suoi attacchi missilistici contro le città ucraine e le infrastrutture energetiche in vista dell’inverno. L’Iran però nega e la rappresentanza all’Onu ha consegnato questa dichiarazione alla Cnn: «La nostra posizione nei confronti del conflitto in Ucraina rimane invariata. L’Iran considera disumana la fornitura di assistenza militare alle parti impegnate nel conflitto, che porta a un aumento delle vittime, alla distruzione delle infrastrutture e allontana i negoziati per il cessate il fuoco. Pertanto, non solo l’Iran si astiene dall’intraprendere tali azioni, ma invita anche gli altri Paesi a cessare la fornitura di armi alle parti coinvolte nel conflitto».