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Francia, weekend di fuoco contro Macron. Il Paese insorge dopo il “colpo di mano”

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Si preannuncia un weekend di fuoco in Francia dove i movimenti studenteschi hanno organizzato circa 150 manifestazioni in tutto il Paese per protestare contro il «colpo di mano» del presidente francese Emmanuel Macron e contro la scelta di Michel Barnier come nuovo primo ministro. Su iniziativa di organizzazioni giovanili come l’Unione studentesca e l’Unione delle scuole superiori, partiranno numerosi cortei che hanno già avuto l’appoggio della ‘gauche’. «La nomina di Michel Barnier è una doppia negazione del risultato elettorale. Sabato 7 settembre mobilitiamoci per la democrazia e per la nostra dignità», ha dichiarato su X il coordinatore degli Insoumis, Manuel Bompard. «Mentre il Nuovo Fronte Popolare è arrivato primo alle elezioni, il partito di Michel Barnier ha ottenuto il 6,5% alle legislative e conta 40 deputati all’Assemblea Nazionale. Questa negazione della democrazia è insopportabile. Noi censureremo questo governo», ha aggiunto. 

 

 

Gli ecologisti, il Partito comunista, il Nuovo Fronte Popolare e Generation hanno aderito ufficialmente all’appello a manifestare, così come alcuni sindacati e una trentina di associazioni come Pianificazione familiare, Attac e Tutti noi. Il Partito socialista non ha annunciato ufficialmente la sua partecipazione al corteo, ma «alcune sezioni locali del partito» si uniranno al movimento «in diverse città della Francia», ha precisato la portavoce dell’Unione studentesca, Elèonore Schmitt. I cortei si svolgeranno, tra le altre città, a Parigi, Strasburgo, Lione, Nantes e Bordeaux. Nella capitale i manifestanti partiranno da la Bastiglia alle ore 14, per concludere la marcia a Nation.

 

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