Russia, in un mese crolla la popolarità di Putin. “Effetto Kursk”, il sondaggio
Un mese dopo l’incursione ucraina a Kursk e la conquista di 100 città da parte di Kiev, continua a diminuire la popolarità di Vladimir Putin. È quanto emerge da un sondaggio svolto dal Russian Public Opinion Research Center (Vciom) tra il 26 agosto e il 1 settembre. I risultati pubblicati evidenziano che il 75,5% dei russi si fida del capo del Cremlino, rispetto all’81,5% di fine luglio: un rapido calo del 6% in poche settimane. Quasi il 20% degli intervistati non ha più fiducia in lui, mentre il resto degli intervistati ha preferito non rispondere, ha precisato Vciom.
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La fiducia in Putin era superiore all’80% prima che le truppe ucraine attraversassero il confine e conquistassero fino a 100 città nella regione di Kursk. Inoltre, il 72% approva la gestione del capo dello Stato, in calo di 6,4 punti rispetto a fine luglio. L’operazione al confine ucraino è considerata la prima incursione nemica in territorio russo dall’invasione nazista nella Seconda Guerra Mondiale. Ieri Putin ha assicurato che l’esercito russo sta espellendo le truppe nemiche da Kursk, cosa che gli esperti non sono stati in grado di confermare.
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Kiev stima in decine di migliaia le truppe che Mosca ha schierato a Kursk per espellere le forze ucraine dal suo territorio. Il livello più basso di approvazione e popolarità di Putin era stato raggiunto quando il presidente aveva annunciato una mobilitazione parziale nel 2022 e subito dopo la rivolta del capo di Wagner, Yevgeny Prigozhin, nel giugno 2023. Gli esperti non osano ancora parlare di un deterioramento a lungo termine dell’immagine del leader russo, che si è già ripreso rapidamente dalla sfida di Prigozhin e dal brutale attacco islamista al Crocus City Hall, lo scorso marzo.