bufera in francia

Telegram, Durov al contrattacco: “Arresto sorprendente, utilizzate leggi dell’era pre-smartphone”

In un lungo messaggio su Telegram, la sua prima reazione dopo l’arresto, Pave Durov ha definito «sorprendente» essere ritenuto responsabile dei contenuti pubblicati da altre persone. «Utilizzare le leggi dell’era pre-smartphone per accusare un amministratore delegato di crimini commessi da terzi sulla piattaforma che gestisce è un approccio fuorviante», ha affermato il miliardario 39enne. Ha inoltre denunciato le affermazioni secondo cui «Telegram è una sorta di paradiso anarchico», definendole «assolutamente false». «Rimuoviamo milioni di messaggi e canali dannosi ogni giorno», ha insistito. 

 

  

 

Durov ha smentito le accuse della Francia secondo cui Parigi non avrebbe ricevuto risposte da Telegram alle sue richieste. Il russo ha raccontato di aver aiutato personalmente le autorità francesi a «creare una linea telefonica diretta con Telegram per far fronte alla minaccia terroristica in Francia». Adottando un tono più conciliante alla fine del suo messaggio, Durov ha riconosciuto che il forte aumento del numero di utenti di Telegram - che ora stima a 950 milioni in tutto il mondo - ha generato una situazione che ha «reso più facile per i criminali abusare della nostra piattaforma». «Per questo motivo mi sono prefissato l’obiettivo personale di garantire un miglioramento significativo delle cose in questo senso», ha promesso, aggiungendo che la questione è stata analizzata «internamente» e che ulteriori dettagli saranno comunicati in futuro. 

 

 

«Spero che gli eventi di agosto permettano a Telegram, e al settore dei social media nel suo insieme, di diventare più sicuro e più forte», ha detto. Ha concluso che se Telegram non riuscisse a trovare un accordo con le autorità di regolamentazione locali sul «giusto equilibrio tra privacy e sicurezza», allora «saremmo pronti a lasciare il Paese».