controffensiva
Guerra Russia-Ucraina, Putin vuole riprendersi il Kursk: la controffensiva avrà successo
L’esercito russo farà il suo «sacro dovere» e caccerà le truppe ucraine da Kursk. Spinge sulla leva dell’orgoglio Vladimir Putin, e sceglie un palcoscenico nient’affatto casuale - la sessione plenaria del IX Forum economico orientale (EEF) - per assicurare, anche di fronte al vicepresidente cinese Han Zheng e al premier malese Anwar Ibrahim, suoi ospiti, che la situazione nell’area di confine con l’Ucraina è sotto controllo e che le forze di Kiev hanno ormai esaurito la loro spinta propulsiva. Si sarebbe dovuto parlare di economia, a Vladivostok, ma si è finito per discutere in modo molto dettagliato di ciò che sta accadendo nella regione di Kursk. L’esercito russo ha stabilizzato la situazione e ora sta gradualmente spingendo le forze armate ucraine fuori dalla zona di confine, assicura il presidente.
«L’obiettivo del nemico era innervosirci, agitarci, costringerci a spostare le truppe da un’area all’altra e fermare la nostra offensiva in direzioni chiave, principalmente nel Donbass, la cui liberazione è il nostro obiettivo principale. Ma hanno fallito in tutto», ha detto Putin. Kiev, ha aggiunto, non è riuscita a seminare il panico e a «fomentare la situazione politica interna». Al contrario, la provocazione di Kiev ha portato «al consolidamento della società, come sempre accade in questi casi in Russia», tanto che «il numero di uomini che si è arruolato è cresciuto rapidamente». A giudicare dalle loro azioni, ha detto il presidente russo, le autorità di Kiev non si preoccupano affatto del loro Paese. «A volte ho l’impressione che coloro che guidano l’Ucraina siano una specie di alieni che semplicemente non pensa. Stanno subendo perdite talmente colossali che non so proprio cosa faranno dopo».
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Allo stesso tempo, ha aggiunto, il regime ha sempre meno opzioni: «Abbassare nuovamente l’età della leva per reclutare bambini, come i nazisti in Germania... Ma questo non risolverà il problema». Parlando della possibilità di una soluzione diplomatica, Putin ha ricordato ancora una volta che ci sono stati degli accordi (il riferimento è a un’intesa raggiunta nel maggio del 2022 per porre fine alla guerra, ma che non fu sottoscritta da Usa e Gran Bretagna), «ma le autorità ucraine hanno deciso di prendere una strada diversa. La Russia non ha rifiutato nulla».