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Gaza, la tragica scoperta di Israele: trovati ostaggi morti. “Uccisi poche ore fa”

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Israele ha identificato i corpi dei sei ostaggi ritrovati sottoterra nel sud della Striscia di Gaza. I loro resti sono stati recuperati sabato «da un tunnel sotterraneo nella zona di Rafah nella Striscia di Gaza» e riportati in Israele dove sono stati formalmente identificati, hanno spiegato fonti militari. I corpi degli ostaggi ritrovati dalle truppe israeliane nei tunnel di Gaza appartenevano a sei giovani, dei quali due donne: cinque di loro erano stati rapiti al festival musicale Nova, una delle due donne invece era stata catturata nel Kibbutz Beeri. 

 

 

Secondo quanto ha riferito il portavoce delle Forze armate israeliane Daniel Hagari, erano stati «brutalmente assassinati da Hamas» uno o due giorni prima del blitz che ha permesso di ritrovarne i corpi. «Si trovavano a Rafah, a circa un chilometro di distanza dall’altro tunnel in cui abbiamo salvato Farhan al-Qadi qualche giorno fa», ha spiegato Hagari, riferendosi all’ultimo ostaggio liberato dall’esercito. 

 

 

Uno degli ostaggi trovati morti era un 23enne israelo-statunitense, per il quale lo stesso presidente Joe Biden ha espresso il suo dolore. «È tragico - ha detto - ma i leader di Hamas pagheranno per questi crimini. E continueremo a lavorare 24 ore su 24 per un accordo che garantisca il rilascio degli ostaggi rimasti». Anche la vicepresidente Kamala Harris ha espresso le sue condoglianze alla famiglia definendo Hamas «una malvagia organizzazione terroristica» che ora ha «ancora più sangue americano sulle sue mani». In Israele, i parenti degli ostaggi continuano ad accusare il premier Benjamin Netanyahu di non fare abbastanza per la loro salvezza, ricordando che fino a poche ore fa anche questi ultimi 6 giovani erano ancora vivi. Nuove proteste di massa sono state preannunciate per oggi pomeriggio.

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