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Gaza, la denuncia delle famiglie degli ostaggi: “Donne violentate e rimaste incinta”

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Un tunnel buio, le urla di dolore, il pianto in lontananza di un neonato e poi l’immagine di una donna incinta: è il video creato dall’Hostages and Missing Families Forum per denunciare il rischio più che concreto che tra gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas a Gaza, quasi undici mesi dopo il rapimento lo scorso 7 ottobre, ci siano delle donne rimaste incinte in seguito a violenze sessuali andate in scena durante la lunga prigionia sotto il controllo dei terroristi palestinesi.

 

 

«Queste voci non sono solo nella nostra testa. Esistono nelle profondità dei tunnel di Gaza. A più di 9 mesi dal loro rapimento, il seguito può solo essere immaginato... Devono essere portate a casa. Ora», il messaggio diffuso dal Forum a corredo del video, creato per denunciare la situazione gravissima in cui versano i rapiti e per mettere sotto pressione il premier Benjamin Netanyahu, al centro di forti polemiche dopo il duro scontro con il ministro della Difesa Yoav Gallant proprio sul destino degli ostaggi. Le ultime mosse del primo ministro di Israele mettono infatti a rischio una tregua che possa portare alla liberazione dei rapiti.

 

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