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Gaza, un solo grande ostacolo per la tregua tra Hamas e Israele

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«I negoziati per la fine della guerra a Gaza, nella capitale del Qatar, Doha, hanno registrato alcuni progressi», ma «altri ostacoli rimangono». A rivelarlo è l’emittente saudita all news Al-Sharq che fonti concordanti, secondo le quali i colloqui avviati mercoledì dai funzionari statunitensi, qatarini ed egiziani con omologhi «operativi» del Mossad, dell’esercito israeliano e dello Shin Bet riprenderanno nei prossimi giorni per colmare le lacune. 

 

 

Le fonti fanno sapere che «l’ostacolo più grande ruota ancora attorno il corridoio di Philadelphia, che separa la Striscia di Gaza dall’Egitto», dopo che «Hamas ha respinto la proposta israeliana di installare 4 torri di guardia lungo il corridoio durante la prima fase della tregua, che durerà 6 settimane». Gli stessi ben informati hanno confermato ad Al-Sharq che «ci sono progressi in una serie di altri dossier», in particolare quello «del ritorno dei civili sfollati dal sud della Striscia al nord, lo scambio di prigionieri e la riapertura del valico di Rafah con l’Egitto». Fonti di Hamas - specifica l’emittente saudita - hanno riferito che il movimento «insiste sul ritiro completo di Israele dal corridoio di Philadelphia».

 

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