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Ucraina: massiccio attacco di Mosca con missili e droni. Kiev: "Risponderemo"

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Mosca ha lanciato il primo massiccio attacco sull'Ucraina da quando Kiev ha iniziato la sua offensiva a sorpresa nella regione di Kursk. Il ministero della Difesa russo ha reso noto di aver preso di mira infrastrutture energetiche "che supportavano il funzionamento del complesso militare-industriale dell'Ucraina" in nove regioni fra cui quelle di Odessa e Kiev. "Tutti gli obiettivi sono stati colpiti", ha aggiunto ancora Mosca. Nella capitale bambini e famiglie sono tornati a rifugiarsi nelle stazioni della metropolitana. Le vittime fra i civili ucraini sono state cinque, decine i feriti. "La Russia ha attaccato utilizzando più di 100 missili e circa 100 droni Shahed", ha detto Volodymyr Zelensky. Il leader di Kiev è tornato a chiedere aiuto all'Occidente. "Putin è una creatura malata e questo è chiaro a tutti da tempo - ha affermato - non possiamo avere restrizioni sulle armi quando la Russia usa le proprie di tutti i tipi, e droni Shahed iraniani e armi balistiche della Corea del Nord - ha affermato - ogni nostro partner sa quali decisioni forti sono necessarie". Kiev ha comunque fatto sapere che la risposta all'attacco russo "contro persone pacifiche" è "in via di preparazione" e sarà effettuata "con armi di nostra produzione".

Il riferimento è al drone-missile 'Palianytsia'. "Cambierà le carte in tavola perché saremo in grado di colpire dove la Russia oggi non se lo aspetta", ha spiegato il ministro ucraino della Tecnologia, Mykhailo Fedorov. Pur senza entrare nei particolari il responsabile del progetto ha detto che lo sviluppo è iniziato al termine del 2022 e che si tratta di un programma militare "completamente nuovo" e non di un miglioramento di vecchie armi sovietiche. Fedorov ha aggiunto ancora che il costo di ogni missile è di meno di 1 milione di dollari e che l'esercito si sta rivolgendo al settore privato per ridurre ulteriormente i costi di produzione in quanto "genera soluzioni in modo incredibilmente rapido". Quanto invece all'offensiva nella regione russa di Kursk secondo Mosca l'Ucraina avrebbe perso circa 6.200 soldati in un'operazione che, ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, "non potrà rimanere senza una risposta adeguata". La Polonia infine, nelle stesse ore in cui la Russia portava avanti il suo attacco, ha denunciato l'ingresso di un oggetto aereo nel suo spazio territoriale. Molto probabilmente si è trattato di un drone visto che Varsavia ha escluso fin dall'inizio l'ipotesi di un missile balistico. La Nato comunque resta in allerta.

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