Libano, nell'attacco preventivo Israele "ha schierato 100 caccia" contro Hezbollah
Tensione alle stelle tra Israele e Hezbollah. Le forze di Tel Aviv hanno lanciato una serie di attacchi aerei in Libano prendendo di mira obiettivi appartenenti all’organizzazione terroristica. Una mossa preventiva, questa, decisa in seguito alla scoperta dei piani del gruppo filo-iraniano per una massiccia rappresaglia. Sono stati impiegati circa 100 caccia dell’Aeronautica militare, sotto la direzione del Comando nord e della Divisione di intelligence. Lo hanno reso noto su X le Forze di difesa di Israele (Idf), spiegando che nel raid sono stati distrutti migliaia di lanciatori puntati verso lo Stato ebraico, sia verso il nord che verso l’area centrale.
"Per oggi abbiamo finito": Hezbollah attacca Israele. Rischio escalation
L’operazione israeliana è stata condotta a seguito delle informazioni dell’intelligence secondo cui Hezbollah era pronto a lanciare un attacco su larga scala contro lo Stato ebraico alle 5 del mattino, ora locale. L’attacco israeliano preventivo, che secondo quanto riporta la stampa israeliana è stato compiuto alle 04:45, è stato seguito dal lancio di centinaia di razzi da parte del gruppo sciita filo-iraniano libanese. Stando a quanto rivendicato da Hezbollah, sono stati lanciati contro basi e siti militari israeliani oltre 320 razzi. Le Idf hanno invece successivamente segnalato 210 razzi, oltre a circa 20 droni, provenienti dal sud del Libano. Una fonte di alto livello delle Forze di difesa israeliane (Idf) citata dall’emittente «Channel 12» ha riferito che il partito sciita libanese filo-iraniano era pronto a lanciare 6mila razzi contro Israele.
"Pronto a lanciare 6mila razzi". Un quartier generale tra gli obiettivi di Hezbollah
Il portavoce internazionale delle Idf, tenente colonnello Nadav Shoshani, ha sottolineato che «gli attacchi di Hezbollah sono stati un’esecuzione parziale dell’attacco su larga scala che stavano pianificando, che è stato ridotto al minimo». Secondo fonti della sicurezza israeliana, uno degli obiettivi - falliti - del gruppo sciita filo-iraniano era la base di Giliot, situata nei pressi di Herzliya, a nord di Tel Aviv, dove si trovano il quartier generale del Mossad e diverse unità del corpo d’elite dell’intelligence. Hezbollah ha riferito di aver lanciato il massiccio attacco nel quadro della «prima fase» della rappresaglia per la morte dell’alto comandante Fouad Shukr, ucciso da un raid israeliano nella periferia sud di Beirut lo scorso 30 luglio.