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Hezbollah "era pronto a lanciare 6mila razzi". Un quartier generale tra gli obiettivi

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Il Medio Oriente è una polveriera. Il partito sciita libanese filo-iraniano Hezbollah era pronto a lanciare 6 mila razzi contro Israele. Lo ha riferito una fonte di alto livello delle Forze di difesa israeliane (Idf), citata dall’emittente «Channel 12». Sulla base delle informazioni dell’intelligence, Israele ha così lanciato un attacco preventivo nel sud del Libano, distruggendo centinaia di lanciarazzi di Hezbollah puntati verso lo Stato ebraico. Secondo le Idf, sono stati lanciati alla fine dal gruppo sciita filo-iraniano 210 razzi e circa 20 droni. Hezbollah, da parte sua, ha reso noto invece di aver lanciato oltre 320 razzi contro siti militari israeliani, portando a termine la prima fase della rappresaglia per la morte dell’alto comandante Fouad Shukr, ucciso in un raid nella periferia sud di Beirut lo scorso 30 luglio.

 

 

Il partito sciita filo-iraniano aveva pianificato di colpire la base di Giliot nei pressi di Herzliya, a nord di Tel Aviv, dove si trovano il quartier generale del Mossad e diverse unità del corpo d’elite dell’intelligence. Lo riporta la stampa ebraica citando fonti della sicurezza e spiegando che il piano di Hezbollah è stato sventato grazie a un attacco preventivo delle Forze israeliane, che ha distrutto stamane centinaia di lanciarazzi nel sud del Libano puntati verso le aree centrali e settentrionali dello Stato ebraico. Il Consiglio di guerra si è riunito stamane di emergenza e l’aeroporto di Ben Gurion è stato chiuso per qualche ora. «Osserviamo i preparativi di Hezbollah per attacchi contro il territorio israeliano», ha scritto l’esercito israeliano in un messaggio in arabo ai residenti del Libano meridionale.

 

 

«Chiunque si trovi vicino alle aree in cui opera Hezbollah deve lasciare immediatamente l’area per proteggere se stesso e le proprie famiglie», ha esortato. Tutti i voli in partenza da Tel Aviv sono stati posticipati e quelli in arrivo vengono dirottati verso altre destinazioni. «Siamo determinati a fare tutto il possibile per proteggere il nostro Paese, riportare i residenti del Nord sani e salvi nelle loro case. E continueremo a seguire una semplice regola: chiunque ci faccia del male, noi gli facciamo del male», ha affermato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, nel corso della riunione del gabinetto di emergenza, che stamattina Israele ha distrutto migliaia di razzi Hezbollah.

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