vendetta

Hezbollah attacca Israele: "Per oggi abbiamo finito". Rischio escalation

Il partito sciita libanese filo-iraniano Hezbollah ha rivendicato di aver lanciato oltre 320 razzi Katyusha contro 11 basi e caserme militari nel nord di Israele, come rappresaglia per la morte dell’alto comandante Fouad Shukr, ucciso in un raid nella periferia sud di Beirut lo scorso 30 luglio. In una nota, il gruppo ha reso noto di aver preso di mira i siti militari israeliani per agevolare il passaggio di droni carichi di esplosivo «verso altri obiettivi nel profondo» Stato ebraico. Hezbollah ha poi dichiarato concluso l’attacco, annunciando di aver «completato con successo» la «prima fase» della rappresaglia, lasciando intendere che ulteriori risposte potrebbero arrivare domani, come sottolinea Times of Israel.

 

  

 

L’organizzazione libanese, che aveva affermato di aver lanciato più di 320 razzi contro il nord di Israele, sottolinea che i droni esplosivi lanciati dal Libano sono volati verso i loro obiettivi previsti. Nega invece l’azione di Tel Aviv e gli attacchi preventivi di questa mattina nel sud del Libano: le affermazioni di Israele «contraddicono i fatti sul campo e saranno confutate» dal leader del gruppo terroristico Hassan Nasrallah più tardi oggi. Israele «non vuole una guerra totale» nella regione. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Israel Katz, in una dichiarazione su X. «Il paese - ha scritto Gallant - sta agendo per proteggere i suoi cittadini e il suo territorio» da quello che definisce un «asse del male» guidato dall’Iran. Israele «agirà in base agli sviluppi sul campo», ha aggiunto il ministro.

 

 

Nonostante l’escalation con il Libano, il vertice negoziale al Cairo in merito all’accordo sugli ostaggi di Gaza si terrà oggi come previsto. «Una delegazione israeliana di alto rango si sta dirigendo al Cairo oggi nonostante gli attacchi di Hezbollah», ha detto un funzionario israeliano al The Times of Israel. Il team negoziale israeliano, formato da direttore del Mossad, capo dello Shin Bet e dal generale dell’Idf Nitzan Alon, dovrebbe recarsi al Cairo per un incontro con il direttore della Cia Bill Burns, il primo ministro del Qatar e il capo dell’intelligence egiziana.