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Barack e Michelle Obama infiammano la convention e lanciano Kamala Harris

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Si è conclusa la seconda giornata della Convention nazionale del Partito democratico in corso a Chicago. Dopo la giornata inaugurale, che aveva visto protagonisti il presidente Joe Biden e l’ex segretaria di Stato Hillary Clinton, e che aveva segnato una simbolica svolta generazionale del Partito democratico, la giornata di ieri è stata improntata invece sulla promozione di una «audace visione per il futuro» degli Stati Uniti. Sul palco si sono succeduti tra gli altri il leader della maggioranza democratica al Senato, Chuck Schumer, e il senatore dell’Illinois Bernie Sanders, uno tra i volti più rappresentativi dell’ala progressista del partito, sempre più vocale nella promozione delle sue istanze socioeconomiche e di politica estera. Veri protagonisti della serata, però, sono stati Barack e Michelle Obama, che hanno rivolto agli elettori democratici e al Paese un messaggio di opportunità e speranza chiaramente ispirato a quello che nel 2008 portò Obama alla Casa Bianca. Anche da parte degli Obama, però, non sono mancati ripetuti e sinistri moniti al rischio democratico, allo spregio di classe e all’odio incarnati secondo i Democratici dall’ex presidente e candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump.

 

 

 

Michelle Obama, che ha preso la parola prima del marito e lo ha poi introdotto sul palco della convention, ha incentrato il suo intervento sul tema delle opportunità: «Dobbiamo garantire un futuro migliore al Paese», ha detto la ex first lady. «Mia madre ha mostrato questo senso di speranza per tutta la vita. Ha sempre creduto nel successo, nel valore delle persone. Credeva nel principio dell’amare il tuo vicino. Kamala Harris e io siamo cresciuti con questi stessi valori», ha detto la ex first lady riferendosi alla vicepresidente degli Stati Uniti e candidata dei Democratici alla presidenza Usa. Secondo Michelle Obama, una vittoria di Harris alle prossime elezioni presidenziali consentirebbe di lavorare per dare a ciascuno un’opportunità per una vita migliore. Barack Obama ha reso onore a Kamala Harris adattandole il celebre slogan della propria campagna elettorale «Yes we can» in «Yes she can», sì, lei, Harris, può farlo. La platea della convention ha intonato subito il coro «yes she can». «Abbiamo la possibilità di eleggere qualcuno che ha passato la vita a cercare di dare a tutti le stesse possibilità che le sono state date. Kamala Harris», ha scandito Obama «Ora sta a noi combattere per America in cui crediamo. E sarà una battaglia. Sarà una corsa difficile, in un Paese molto diviso. In un Paese dove molti ancora fanno fatica, non credono che il governo possa aiutarli». 

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