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Kursk, con gli ucraini anche "mercenari americani". L'accusa russa e il terrore escalation

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Ultimatum alle foze armate russe: ferare l'avanzata ucraina in territorio russo.  Il presidente Vladimir Putin ha ordinato al suo esercito di cacciare le truppe ucraine e di liberare la regione di Kursk entro l'1 ottobre. Lo riporta Rbc-Ukraine. Tuttavia, il loro compito è di farlo senza ritirare le forze dalle aree chiave nel Donbass in cui la Russia sta conducendo un’offensiva, soprattutto nelle direzioni Pokrovsk e Toretsk. 

 

Ma c'è un altro aspetto che fa emergere la preoccupazione internazionale e che può far estendere il conflito ai Paesi Nato. Ci sono "prove emergenti" della partecipazione di "compagnie militari private americane al fianco delle forze armate ucraine durante l'invasione del territorio della Federazione Russa" nella regione del Kursk, ha affermato il ministero degli Esteri russo all'incaricata d'affari degli Stati Uniti nel Paese, Stephanie Holmes. La funzionaria Usa è stata convocata al ministero per ricevere il messaggio di Mosca. 

Intanto oltre 122mila russi sono fuggiti dalle zone di confine sulla scia dell’offensiva ucraina. Lo ha comunicato il ministero delle Emergenze russo. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato nei giorni scorsi che le sue truppe hanno catturato oltre mille chilometri quadrati e 92 insediamenti nel Kursk. 

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