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Ucraina, l'offensiva funziona per Zelensky: quanti vogliono la riconquista

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In Ucraina il tasso di popolarità del presidente Volodymyr Zelensky è aumentato quasi del 4,5 per cento, dopo l’offensiva nella regione russa di Kursk, ma è comunque di poco superiore al 15 per cento. Oltre il 57 per cento degli ucraini vorrebbe combattere fino alla vittoria e alla riconquista dei territori occupati, Crimea compresa, ma il 41 per cento vorrebbe un accordo con la Russia per por fine alla guerra. L’80 per cento, inoltre, è insoddisfatto di come le cose stiano andando nel Paese. Sono i risultati di un sondaggio d’opinione condotto dal 9 all’11 agosto dall’associazione «Iniziativa legale avanzata» in tutta l’Ucraina, comprese la Crimea, le regioni occupate e le aree interessate dai combattimenti, nonché all’estero, laddove è concentrato il maggior numero di rifugiati ucraini.

 

 

 

Stando a quanto si apprende, sono state intervistate 5.255 persone di almeno 18 anni d’età, il 50 per cento con interviste faccia a faccia e il 50 per cento con interviste telefoniche. Il margine d’errore, secondo l’associazione, non supera il 2,0 per cento. Sullo sfondo dell’offensiva ucraina nella regione russa di Kursk, la maggioranza degli intervistati, il 57,18 per cento, ritiene che sia necessario combattere fino alla vittoria: il ripristino dell’integrità territoriale nei confini del 1991 e il raggiungimento dell’adesione all’Unione europea e alla Nato. Il 41,01 per cento degli intervistati è a favore dello svolgimento di un referendum sulla conclusione di accordi pacifici con la Russia, il 36,92 per cento è contrario, mentre il 22,07 ritiene difficile rispondere.

 

 

 

Dall’inizio dell’offensiva contro la regione di Kursk, il tasso di popolarità del presidente Volodymyr Zelensky è aumentato del 4,49 rispetto al marzo scorso, ma è aumentata la popolarità anche di Yulia Tymoshenko (2,97 per cento), di Petro Poroshenko (1,84), e di Vitaly Klitschko (2,49 per cento). Allo stesso tempo, sono aumentati fino all’80 per cento gli intervistati che ritengono che le cose in Ucraina stiano andando nella direzione sbagliata. 

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