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Ucraina, cambia il baricentro della guerra: Putin sposta truppe e le invia a Kursk
Il baricentro della guerra si sposta verso la Russia. Mosca sta ritirando alcune delle sue forze militari dall’Ucraina per rispondere all’offensiva delle truppe di Kiev in territorio russo. Lo scrive il Wall Street Journal citando ufficiali Usa secondo i quali gli Stati Uniti stanno ancora cercando di definire la portata del significato della mossa di Vladimir Putin. Non è stato esplicitato quante truppe gli Usa ritengono che la Russia stia spostando. Uno dei funzionari Usa ha detto ieri che Kiev ha riferito agli Stato Uniti di aver cercato occasioni per sfruttare le "lacune" nelle linee di difesa russe e di averne trovata una a Kursk, con una difesa debole. L’Ucraina, ha aggiunto, sperava che l’incursione costringesse la Russia a ritirare le truppe dal territorio ucraino, sviluppo avvenuto nell’ultimo giorno o poco più.
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Intanto la Russia afferma di aver abbattuto la scorsa notte quattro missili e 117 droni con nuove accuse all’Ucraina. "Kiev tentava di condurre un attacco terroristico contro strutture sul territorio russo", afferma il ministero della Difesa di Mosca. Secondo l’agenzia Tass, 37 droni e quattro missili sono stati abbattuti nella regione di Kursk, da dove il 6 agosto le forze di Kiev sono penetrate in territorio russo, e altri 17 droni sono stati distrutti nella regione di Belgorod. Quest’ultima confina con l’Ucraina e con Kursk e oggi il governatore ha dichiarato uno stato di "emergenza a livello regionale". Il Cremlino inoltre ha nominato Aleksei Dyumin, consigliere del Cremlino per l’industria della difesa, come responsabile della risposta militare all’offensiva delle forze ucraine oltre confine.