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Allarme in Africa, emergenza vaiolo delle scimmie: chi viene colpito

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Anche neonati di appena due settimane stanno contraendo il virus mortale Mpox (vaiolo delle scimmie) negli ospedali sovraffollati della Repubblica Democratica del Congo (RDC). Lo dichiara Save the Children sottolineando che quest’anno sono già stati identificati circa 15mila casi sospetti nel Paese, un numero maggiore di quelli riscontrati nell’intero 2023, mentre il virus si sta diffondendo in altri Paesi africani. Le autorità e gli operatori sanitari stanno correndo contro il tempo per contenere la diffusione della malattia mortale nella Repubblica Democratica del Congo, già coinvolta in una crisi umanitaria e con uno dei sistemi sanitari più fragili al mondo. Sia i contagi che i decessi sono più frequenti nei bambini che negli adulti. La rapida diffusione del virus nel Paese - che ha riportato circa il 90% di tutti i casi - sta mettendo a dura prova un sistema sanitario già indebolito dalle passate epidemie di Ebola e COVID-19 e dalla scarsità di personale e forniture mediche. «Il caso peggiore cui ho assistito è quello di un bambino di 6 settimane che ne aveva solo 2 quando ha contratto l’Mpox. Ora è in cura da noi. Si è infettato perché, a causa del sovraffollamento dell’ospedale, lui e sua madre sono stati costretti a condividere la stanza con un’altra persona affetta dal virus, all’epoca non ancora diagnosticato - ha raccontato Jacques, epidemiologo ed esperto di Mpox presso un partner di Save the Children nella provincia del Sud Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo - Aveva eruzioni cutanee su tutto il corpo, la febbre alta e la pelle cominciava ad annerirsi. I genitori erano spaventati per le sue condizioni e temevano stesse per morire».

 

 

 

 

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i bambini sono più a rischio degli adulti di contrarre il virus, noto anche come vaiolo delle scimmie: il 70% dei 14.901 casi registrati nella Repubblica Democratica del Congo riguarda bambini e adolescenti di età inferiore ai 15 anni e il 39% di bambini di età inferiore ai 5 anni. I bambini nella Repubblica Democratica del Congo hanno una probabilità di morire di vaiolo quasi quattro volte superiore a quella degli adulti: i dati dell’OMS mostrano che il tasso di mortalità dei bambini di età inferiore a 1 anno è dell’8,6%, rispetto al 2,4% delle persone di età superiore ai 15 anni. Il 62% dei decessi segnalati entro maggio 2024 era costituito da bambini di età inferiore ai 5 anni, secondo gli stessi dati. L’OMS si riunirà per discutere se l’epidemia di Mpox in Africa sia un’emergenza di salute pubblica globale. L’ultima variante di Mpox (Clade 1b), individuata nella Repubblica Democratica del Congo nel settembre 2023, è stata ora rintracciata nei vicini Ruanda, Uganda, Kenya e Burundi. Il Centro africano per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) sta valutando se la rapida diffusione del virus nella Repubblica Democratica del Congo e attraverso i confini costituisca un’emergenza di salute pubblica.

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