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Russia, la reazione all'offensiva ucraina: Putin sgancia la bomba termobarica

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Mosca rafforza le difese e passa al contrattacco nella regione di confine russa di Kursk, dove da martedì le truppe ucraine stanno portando avanti un’incursione che ha colto di sorpresa gli avversari. Il ministero della Difesa russo ha riferito di attacchi aerei condotti contro le forze di Kiev e dell’utilizzo di un potente missile a testata termobarica. L’arma sarebbe stata lanciata contro un gruppo di «mercenari stranieri» uccidendone 15 nella periferia meridionale della città di Sudza. In tre regioni di confine con l’Ucraina, ovvero Belgorod, Bryansk e la stessa Kursk, sono state aumentate le misure di sicurezza con quella che Mosca ha definito come un’operazione antiterrorismo. Queste misure consentono al governo di trasferire i residenti, controllare le comunicazioni telefoniche e requisire i veicoli.

 

Il ministero delle Situazioni di Emergenza russo ha riferito che oltre 76mila persone sono state evacuate dalle aree di confine del Kursk. La preoccupazione della Russia è rivolta anche alla centrale nucleare presente nell’area. Il ceo di Rosatom, la società nucleare statale, Alexey Likhachev, in una conversazione avuta con il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, Rafael Grossi, ha affermato che «le azioni dell’esercito ucraino rappresentano una minaccia diretta per la centrale» nonché «per l’industria nucleare mondiale». Attualmente la centrale starebbe funzionando regolarmente e il livello di radiazioni nella regione sarebbe nella norma, secondo le autorità russe. L’attacco iniziato martedì dagli ucraini in Russia è la più grande incursione transfrontaliera dall’inizio della guerra e ha sollevato interrogativi sulla possibilità che i combattimenti si possano estendere ben oltre l’Ucraina.

 

Nella vicina Bielorussia, il presidente Alexander Lukashenko ha dichiarato che le sue difese aeree hanno abbattuto oggetti non specificati lanciati da Kiev che sorvolavano il territorio bielorusso, probabilmente droni d’attacco. «Qualsiasi provocazione non rimarrà senza risposta», ha avvertito il leader autoritario che ha poi dato istruzioni per rafforzare le truppe nella zona di confine con l’Ucraina. Il ministero della Difesa russa ha assoldato nei suoi ranghi anche Temirlan Eskerkhanov, uno dei killer condannati per l’omicidio del politico Boris Nemtsov, critico di Vladimir Putin, assassinato nel 2015 sul ponte di fronte al Cremlino. Il killer è stato rilasciato dal carcere dopo aver firmato un contratto con la Difesa. Intanto i soccorritori hanno completato la rimozione delle macerie del supermercato della città di Kostiantynivka nella regione di Donetsk colpito ieri da un attacco russo. Il ministro della Difesa ucraino, Igor Klimenko, ha fatto sapere tramite Telegram che il bilancio finale è di 14 vittime e 44 feriti. Fra le persone decedute ci sarebbero anche due bambine di 12 e 10 anni. La Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina (Hrmmu) ha avvertito che luglio è stato il mese con più vittime tra i civili in Ucraina dall’ottobre del 2022. In tutto si sono registrati 219 morti e 1.018 feriti.

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