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Giappone, scatta l'ansia nazionale per il megaterremoto: è corsa ai beni di prima necessità

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Il timore per un possibile mega-terremoto in Giappone ha innescato un picco nella domanda di kit per catastrofi e beni di prima necessità in tutto il paese, mentre le autorità giapponesi hanno esortato le persone a evitare l’accaparramento di beni. Dopo che l’agenzia meteorologica giapponese ha fatto sapere che un forte terremoto sarebbe stato più probabile a seguito di una scossa di magnitudo 7.1 avvenuta giovedì nel sud del paese, che ha provocato il ferimento di 14 persone, tra la popolazione è scattato il panico. In un supermercato di Tokyo è stato affisso un cartello che chiedeva scusa ai clienti per la carenza di alcuni prodotti, attribuito a «resoconti mediatici legati al terremoto». «Potenziali restrizioni alle vendite sono in arrivo», diceva il cartello, aggiungendo che l’acqua in bottiglia era già stata razionata a causa dell’approvvigionamento «instabile». 

 

 

Oggi il sito web del colosso giapponese dell’e-commerce Rakuten ha mostrato toilette portatili, alimenti conservati e acqua in bottiglia in cima alla lista degli articoli più ricercati. Secondo quanto riportato dai media locali, anche alcuni rivenditori lungo la costa del Pacifico hanno segnalato una forte domanda di forniture simili legate ai disastri. L’allarme per la mega-scossa riguarda la «zona di subduzione» del Nankai Trough, tra due placche tettoniche nell’Oceano Pacifico, dove in passato si sono verificati massicci terremoti. È stato il luogo di terremoti distruttivi di magnitudo otto o nove ogni secolo o due, con il governo centrale che aveva precedentemente stimato che il prossimo grande terremoto avrebbe potuto verificarsi nei prossimi 30 anni con una probabilità del 70% circa. 

 

 

Gli esperti sottolineano però che il rischio, sebbene elevato, è ancora basso, e il ministero dell’Agricoltura e della Pesca ha invitato i cittadini «ad astenersi dall’accaparrarsi eccessivamente di beni». Un terremoto di magnitudo 5.3 ha scosso venerdì la regione di Kanazawa, vicino a Tokyo, attivando allarmi di emergenza sui telefoni cellulari e sospendendo brevemente le operazioni del treno ad alta velocità. La maggior parte dei sismologi ritiene che la scossa di venerdì non abbia alcun collegamento diretto con il megaterremoto di Nankai Trough, citando la distanza. Sulla piattaforma di social media X, i post di spam che sfruttano i timori per il megaterremoto si stanno rapidamente moltiplicando. L’emittente pubblica NHK ha affermato che lo spam mascherato da utili suggerimenti relativi al terremoto veniva pubblicato ogni pochi secondi su X, con collegamenti che invece indirizzano gli utenti verso siti porno o di e-commerce. Tali post «rendono sempre più difficile per gli utenti ottenere informazioni autentiche sui terremoti». Venerdì il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha annullato un viaggio in Asia centrale dopo che gli scienziati che si occupano di terremoti avevano avvertito che il Paese avrebbe dovuto prepararsi per un possibile «megaterremoto».

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