alta tensione

Ucraina, continuano gli attacchi in Russia. Zelensky: "Devono sentire cosa fa la guerra"

«La Russia ha portato la guerra nel nostro territorio e dovrebbe sentire su di sé ciò che ha fatto». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riferendosi, senza menzionarlo, all’attacco transfrontaliero di tre giorni fa dell’Ucraina alla regione russa di Kursk. «Gli ucraini sanno come raggiungere i loro obiettivi. E non abbiamo scelto di raggiungere i nostri obiettivi in ​​guerra», ha aggiunto Zelensky. La Russia afferma che almeno 1.000 soldati ucraini, supportati da carri armati e veicoli blindati, sono entrati nel suo territorio martedì mattina, in quello che sembra essere uno dei più grandi assalti al suolo russo dall’inizio della guerra. In precedenza il presidente russo Vladimir Putin aveva accusato l’Ucraina di «grave provocazione». I funzionari ucraini sono rimasti in gran parte in silenzio sull’offensiva. La situazione esatta sul campo è difficile da determinare, con pochi dettagli specifici rilasciati da entrambe le parti.

 

  

Ci sono combattimenti in corso a Sudzha, nella regione di Kursk, dove si trova una stazione di transito del gasdotto che trasporta la metà del gas russo esportato in Europa. Secondo un alto dirigente di Gazprom, citato dalla Tass, gli scontri avrebbero già provocato un forte incremento dei prezzi. Intanto l’esercito ucraino ha confermato di aver effettuato nella notte un attacco «riuscito» contro un aeroporto militare nella regione russa di Lipetsk e contro attrezzature antiaeree nella regione ucraina occupata di Donetsk. «Durante l’attacco (contro Lipetsk) sono stati colpiti magazzini con bombe aeree guidate e diverse strutture nelle vicinanze dell’aerodromo», ha riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine sul canale Telegram.