Ucraina, la Russia ferma l'incursione a Kursk: “Mille soldati per il blitz”
L’esercito russo ha fermato l’avanzata delle forze armate ucraine nella regione di Kursk. A farlo sapere è stato il capo di stato maggiore delle forze armate russe Valery Gerasimov in un incontro con il presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto riporta Ria Novosti. “Le azioni delle unità che coprivano il confine di stato insieme alle guardie di frontiera e alle unità di rinforzo, gli attacchi aerei delle forze missilistiche e il fuoco dell’artiglieria hanno fermato l’avanzata del nemico più in profondità nel territorio in direzione di Kursk”, ha detto Gerasimov.
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Il capo di Stato maggiore russo ha anche fornito dettagli sulla tentata invasione e ha riferito che il 6 agosto alle 5:30, unità ucraine che contavano fino a mille persone sono passate all’offensiva per catturare una parte del territorio del distretto di Sudzhansky nella regione di Kursk. “Come risultato delle azioni dell’esercito russo, il nemico ha perso 315 persone, di cui almeno un centinaio uccise e 215 ferite, e sono stati distrutti 54 veicoli corazzati, inclusi sette carri armati”, il rapporto di Gerasimov. All’incontro con Putin hanno partecipato il ministro della Difesa Andrei Belousov, il segretario del Consiglio di Sicurezza Sergei Shoigu e il direttore dell’FSB Alexander Bortnikov. Gerasimov ha parlato in collegamento video.
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