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Usa, “battaglia per la libertà”. Il duo Harris-Walz si presenta a Philadelphia

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La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris è apparsa per la prima volta sul palco con il suo vice, il governatore del Minnesota Tim Walz. Poche ore dopo l’annuncio della nomina, Harris ha presentato a Philadelphia, Pennsylvania, in un’arena strapiena, il ticket Democratico al completo. «Grazie per aver riportato la gioia», le ha detto Walz, scatenando l’ovazione dei sostenitori. È stata una prima volta piena di entusiasmo e di energia, come non si vedeva dai tempi dei comizi di Barack Obama, hanno commentato alcuni reporter americani al seguito nelle loro cronache live. E, in effetti, c’è stato un clima da stadio e di grande fiducia. «Noi siamo gli inseguitori - ha detto Harris - ma lo slancio è dalla nostra».

 

 

La vicepresidente ha ricordato che la «battaglia non è solo contro Donald Trump ma per la libertà» e ha ricordato le quattro libertà fondamentali: «Quella per il voto, la libertà dalla violenza delle armi, la libertà di amare chi vogliamo e la libertà delle donne di decidere cosa fare del proprio corpo e non lasciare che lo faccia il governo». Quest’ultimo passaggio ha scatenato l’ovazione dell’arena. Walz ha ricordato il suo passato di insegnante, di coach vincente di football in un liceo del Minnesota, di veterano nella Guardia nazionale, e confessato di «non vedere l’ora di sfidare il ragazzo», riferimento al vice di Trump, J. D. Vance, di cui ha sottolineato il cinismo con cui ha «parlato male della comunità da cui proveniva». «Non è così l’America media», ha aggiunto. La battaglia sulla classe media e sull’America operaia bianca sarà uno dei temi di scontro tra i due vice e uno dei motivi per cui è stato scelto Walz, bianco, 60 anni, molto popolare in Minnesota, trascinante per il suo modo empatico e diretto di relazionarsi.

 

 

Il vice di Harris ha anche un passato che lo lega all’America rurale e all’agricoltura, altro settore che può risultare decisivo per la conquista negli Stati chiave del midwest, dal Minnesota al Wisconsin e al Michigan. Anche la Pennsylvania è considerata cruciale: si dice che negli Stati Uniti tutte le strade che portano alla Casa Bianca passino da questo Stato della costa est, e a Philadelphia in particolare, dove è stata scritta nel 1787 la Costituzione americana. Harris è certa di conquistare la Pennsylvania a novembre e di poter conquistare su un altro personaggio dell’evento elettorale: il governatore Josh Shapiro, eletto nel 2022 dopo due mandati da procuratore generale, popolare, pieno di energia e con carisma. Considerato il vero favorito al ruolo di vice fino all’ultimo fine settimane, Shapiro è stato superato nel rush finale da Walz. A pesare probabilmente la sua fede, è ebreo, la posizione intransigente con gli studenti pro Gaza e qualche caso controverso che lo ha sfiorato. Ma lui, guidando l’entusiasmo dell’arena, ha promesso di «dare tutto per far vincere Kamala Harris e Tim Walz». In poco più di due settimane, dopo il ritiro dalla corsa del presidente Joe Biden, i Democratici sembrano pronti a scrivere una nuova storia di questa campagna elettorale entrata negli ultimi novanta giorni, quelli che porteranno all’Election Day del 5 novembre.

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