Medio Oriente, Usa "irritati" e "indignati" con Israele. Ansia per l'attacco iraniano

Attesa e preoccupazione per l'annunciato attacco dell'Iran in Israele come rappresaglia per l'uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh. Lo Stato ebraico ha informato gli Stati Uniti di essere dietro l’assassinio. Lo riporta il Washington Post, citando fonti che hanno familiarità con la Casa Bianca. Secondo il quotidiano statunitense, i funzionari dell’amministrazione Biden si sono mostrati irritati per la decisione di eliminare Haniyeh, temendo che potesse compromettere mesi di attenti negoziati per una tregua nella Striscia di Gaza e si sono anche indignati per il fatto che Israele non li abbia informati prima di lanciare altre operazioni per assassinare leader di Hezbollah o comandanti iraniani. 

 

  

Il segretario di Stato americano Antony Blinken, nel suo discorso più diretto verso Israele, alleato degli Stati Uniti, ha detto a Teheran e Tel Aviv che dovrebbero entrambi evitare l’escalation del conflitto in Medio Oriente. "Nessuno dovrebbe intensificare questo conflitto. Siamo stati impegnati in un’intensa attività diplomatica con alleati e partner, comunicando quel messaggio direttamente all’Iran. Abbiamo comunicato quel messaggio direttamente a Israele", ha detto Blinken ai giornalisti. "Il nostro impegno per la sicurezza di Israele è ferreo. Continueremo a difendere Israele dagli attacchi dei gruppi terroristici o dei loro sponsor, proprio come continueremo a difendere le nostre truppe", ha aggiunto Blinken. "Ma tutti nella regione dovrebbero capire che ulteriori attacchi non faranno altro che perpetuare il conflitto, l’instabilità e l’insicurezza per tutti", ha sottolineato, dopo i colloqui con i ministri degli Esteri e della Difesa australiani presso l’Accademia navale americana ad Annapolis, nel Maryland. Gli Stati Uniti, ha assicurato, stanno lavorando "intensamente per allentare le tensioni in Medio Oriente e per prevenire la diffusione del conflitto. Ulteriori attacchi non fanno altro che aumentare il rischio di esiti pericolosi che nessuno può prevedere e che nessuno può controllare completamente", ha affermato Blinken. 

 

Mentre i jet israeliani sorvolano Beirut a bassa quota infrangendo il muro del suono, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ribadisce che il gruppo sciita insieme all’Iran e ai ribelli yemeniti Houthi "risponderà" agli ultimi assassinii mirati di Israele che ha "paura" di quanto potrà accadere. Nasrallah non fa accenno ai tempi in quanto "l’attesa israeliana fa parte della punizione, della risposta e della battaglia che è anche psicologica". Una risposta che, ha proseguito ancora, potrà essere "sola" da parte di Hezbollah, per vendicare la morte del comandante militare Fuad Shukr, o "collettiva da parte di tutto il fronte".