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Usa, Harris ha scelto Walz come vice-presidente. Cosa c'è dietro la mossa Dem

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La candidata presidente degli Stati Uniti per i Democratici Kamala Harris ha scelto come vice il governatore del Minnesota Tim Walz. Sessant’anni, Walz ha vinto il ballottaggio con un altro governatore, quello della Pennsylvania, Josh Shapiro. Gli analisti si aspettavano che la scelta sarebbe caduta su un uomo e bianco, per equilibrare la figura di una donna nera con origine sud asiatica e così è stato. Nato a West Point, Nebraska, Walz ha fatto parte per vent’anni della Guardia nazionale, si è occupato di agricoltura, manifattura e ha insegnato. Nel 1996 si è trasferito in Minnesota dove ha svolto la professione di insegnante di studi sociali. Eletto alla Camera nel 2006, sconfiggendo un pezzo grosso del Partito repubblicano locale, Gil Gutnecht, Walz è stato rieletto cinque volte per poi lasciare la Camera nel 2019 dopo aver vinto la corsa a governatore, anche in questo caso riuscendo a sconfiggere un Repubblicano, Jeff Johnson.

 

 

Riconfermato nel 2022 alla guida dello Stato, il candidato vice di Harris si è messo in evidenza per la gestione dell’emergenza legata alla morte di George Floyd, l’afroamericano rimasto ucciso durante l’arresto da parte della polizia. Con migliaia di persone scese in piazza per protestare e il rischio che la situazione degenerasse, Walz aveva messo in campo la Guardia nazionale ma anche avviato un dialogo con la comunità afroamericana, riuscendo a trovare un accordo.

 

 

Nelle ultime settimane Walz è diventato popolare per aver coniato il termine «weird», cioè «strano», «enigmatico», riferito a J. D. Vance, il candidato vice di Donald Trump. Quel termine è stato ripreso da Harris nei suoi comizi, diventando velocemente virale. Gli elettori Democratici ormai usano la parola «weird» per definire la coppia Trump-Vance e lo fanno in un modo talmente irriverente che il tycoon ha protestato, chiedendo di non essere più chiamato in quel modo. La richiesta ha prodotto l’effetto contrario: tutti, anche quelli che ne erano ignari, hanno cominciato a usare il termine «weird» per riferirsi ai Repubblicani. Ora nella corsa presidenziale entra colui che quella parola ha introdotto nella campagna elettorale. Le iniziali di Harris e Walz portano con loro anche un subliminale riferimento alla Casa Bianca, in inglese White House, ma non è certo questo il motivo per cui il governatore del Minnesota è stato scelto: piace per la sua empatia con gli elettori, la capacità di parlare all’America rurale. Shapiro è stato a lungo il favorito ma ha pagato la sua posizione critica verso le proteste studentesche pro-Gaza, il fatto di essere ebreo e l’apertura al finanziamento delle scuole private. Negli ultimi giorni era emerso anche un precedente imbarazzante: Shapiro è stato accusato di aver coperto per mesi un caso di molestie sessuali di un rappresentante della sua amministrazione. Per Harris, che si propone come la paladina dei diritti delle donne, sarebbe stato troppo presentarsi con Shapiro.

 

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