medio oriente in ebollizione
Iran, il capo di Hamas assassinato: "Codardo attacco sionista". Rischio escalation
Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas, è stato ucciso in un raid a Teheran, dove si trovava ieri per l’insediamento del nuovo presidente iraniano Masoud Pezeshkian. Lo ha confermato il gruppo in una nota, nella quale denuncia che Haniyeh è stato assassinato «in un codardo attacco sionista», che «non resterà senza risposta». Haniyeh, che viveva in esilio a Doha, è stato ucciso in un raid contro la sua residenza a Teheran, nel quale è rimasta uccisa anche una sua guardia del corpo. Ieri nella capitale iraniana, oltre ad aver incontrato Pezeshkian, il leader di Hamas aveva visto anche la guida spirituale iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei. La notizia è arrivata e ha mandato il Medio Oriente in ebollizione. Il rischio di un'escalation del conflitto è sempre più concreto. Non si sono fatte attendere le reazioni dei Paesi coinvolti (direttamente o indirettamente nella guerra).
La morte del capo dell’ufficio politico del movimento palestinese Hamas, Ismail Haniyeh, rafforzerà il legame tra Iran, Palestina e le forze della resistenza. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani in un messaggio riportato sul canale Telegram ufficiale della diplomazia di Teheran. «La morte a Teheran del (nostro) fratello Ismail Haniyeh, caduto per la sua fede, rafforzerà ulteriormente il legame profondo e inestricabile tra la Repubblica islamica dell’Iran, la cara Palestina e le forze della resistenza», ha scritto. Condanna della Turchia con una dichiarazione del Ministero degli Esteri: «È un atto spregevole, un attacco che ha anche lo scopo di estendere la guerra a Gaza a una dimensione regionale». «Esprimiamo le nostre condoglianze al popolo palestinese, che ha sacrificato centinaia di migliaia di martiri come Haniyeh per poter vivere in pace nella propria patria sotto il tetto del proprio Stato», prosegue il comunicato. «Ancora una volta, è stato dimostrato che il governo Netanyahu non ha alcuna intenzione di raggiungere la pace», ha commentato l’ufficio di Hakan Fidan, capo della diplomazia turca.
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Mosca considera la morte del capo del Politburo di Hamas un «omicidio politico assolutamente inaccettabile» che minaccia un’ulteriore escalation nella regione. È quanto ha dichiarato all’agenzia di stampa russa Ria Novosti il vice ministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov. «Tutto questo è molto negativo. Si tratta di un assassinio politico assolutamente inaccettabile, che porterà a un’ulteriore escalation delle tensioni», ha dichiarato Bogdanov, secondo il quale quanto accaduto avrà un impatto molto negativo sui negoziati di Doha.