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Olimpiadi, buco nell'acqua della Senna: "Inquinata". Triathlon a rischio

A pochi giorni dall'inizio, le Olimpiadi 2024 sono già state definite le Olimpiadi delle polemiche. Se per ore ha tenuto banco la discussione sulla cerimonia d'apertura condita con salsa woke e, in particolar modo, sulla rivisitazione dell'Ultima Cena (o simposio con Dioniso), ora a fare rumore sono le acque della Senna. Le gare di triathlon sono a rischio a causa dell’eccessivo tasso di inquinamento delle acque del fiume. Dopo la decisione avvenuta nella notte - alle ore 3,30 si è tenuta la riunione - che ha posticipato la gara maschile alle ore 10,45 di domani mattina (anziché le ore 8 di questa mattina), nell’ambiente del triathlon c’è perplessità che la gara possa regolarmente svolgersi domani sulle tre discipline, nuoto, ciclismo e corsa.

 

  

 

 

Domani è in programma, con inizio alle ore 8, il triathlon femminile. Nella giornata odierna sono previsti ulteriori test sulla qualità dell’acqua della Senna. Sia il Comitato organizzatore di Parigi 2024 che World Triathlon ribadiscono che la loro priorità è la salute degli atleti. "Una presa in giro". Non ha usato mezzi termini Gregorio Paltrinieri per definire la decisione del comitato olimpico di Parigi di far svolgere le gare di nuoto nella Senna. Nonostante gli enormi sforzi fatti per ripulire il fiume della capitale francese e la dimostrazione di pulizia a mezzo tuffo effettuata dalla sindaca Anne Hidalgo, il valori di inquinamento dell’acqua rimangono alti.

 

 

 

"Siamo preoccupati. Ma solo perché c’è una location che non abbiamo mai provato. Non puoi organizzare una gara così importante in una location che non hai mai testato. Probabilmente fredda, probabilmente c’è corrente perché è un fiume. Molto probabilmente sporco perché non ci sono le condizioni per nuotare ma sono quasi sicuro che la faranno lì perché ci hanno investito troppo. Quindi mi sembra un po’ una presa in giro", ha dichiarato lo sportivo.