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Libano, diplomazia in fermento per evitare la guerra totale con Israele

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Un’intensa attività diplomatica è in corso per contenere la risposta israeliana dopo l’attacco di Hezbollah contro un campo di calcio sul Golan, che ha provocato 12 giovani vittime. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib. Ieri il ministro della Difesa Yoav Gallant aveva giurato che Israele avrebbe «colpito duramente il nemico» dopo il lancio di razzi dal Libano che ha innescato i timori di un’ulteriore escalation della guerra in Medio Oriente. Israele ha accusato il movimento Hezbollah del Libano di essere responsabile dell’attacco, avvenuto con un razzo iraniano Falaq-1, ma il gruppo alleato di Hamas e sostenuto dall’Iran ha invece affermato di non avere «alcuna connessione» con l’incidente. 

 

 

Il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib ha affermato in un’intervista con la tv locale Al-Jadeed che gli Stati Uniti, la Francia e altri stavano cercando di contenere l’escalation. «Israele lo farà in modo limitato e Hezbollah risponderà in modo altrettanto limitato... Queste sono le rassicurazioni che abbiamo ricevuto», le parole di Bou Habib. Il primo ministro libanese Najib Mikati ha anche affermato che «sono in corso colloqui con parti internazionali, europee e arabe per proteggere il Libano e scongiurare i pericoli».

 

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