Usa, sale la tensione Musk-Harris. Battaglia sui social durante la campagna elettorale
La campagna della candidata democratica alla presidenza degli Usa Kamala Harris accusa il miliardario Elon Musk di diffondere «bugie», dopo che il Ceo di Tesla ha pubblicato un video manipolato della vicepresidente sul suo account sul social network X, che è di sua proprietà. Venerdì sera Musk ha ritwittato un video manipolato della campagna di Harris, nel quale una falsa voce fuori campo della vicepresidente dice che è stata selezionata «perché sono il massimo della diversità» e che chiunque la critichi è «sessista e razzista». Il video è stato visto 128 milioni di volte sull’account di Musk, dopo che il miliardario lo ha pubblicato, accompagnandolo con le parole «è fantastico», seguite da una faccina che ride.
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La senatrice Dem Amy Klobuchar ha accusato Musk di violare le linee guida della piattaforma, che vietano di ripostare video manipolati dannosi, con qualche eccezione per la satira. In una dichiarazione all’Associated Press, un portavoce della campagna presidenziale di Harris ha dichiarato che «il popolo americano vuole la vera libertà, opportunità e sicurezza che la vicepresidente Harris offre, non le bugie false e manipolate di Elon Musk e Donald Trump». Il video era originariamente stato pubblicato da un podcaster conservatore ed è etichettato come parodia.
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Musk, considerato un libertario di destra, si è avvicinato negli ultimi tempi a Trump, malgrado l’ex presidente sia generalmente contrario alle auto elettriche, di cui la Tesla di Musk è uno dei maggiori produttori mondiali. Musk ha recentemente rafforzato il suo sostegno al progetto di Trump di eliminare i crediti d’imposta sui veicoli ad alimentazione elettrica, anche se questa politica potrebbe danneggiare la sua azienda. Il miliardario si concentra sul lungo termine, sostenendo che gli incentivi sarebbero irrilevanti per il futuro: «Il valore di Tesla, in modo schiacciante, è l’autonomia», ha detto durante la conferenza sui risultati di martedì scorso, sottolineando l’attenzione dell’azienda alla tecnologia di guida autonoma. «Queste altre cose sono rumore di fondo, rispetto alla guida autonoma», ha continuato, sostenendo che l’eliminazione degli incentivi per i veicoli elettrici danneggerebbe i concorrenti di Tesla, e non Tesla, che è in grado di camminare sulle sue gambe. Intanto oggi su X Musk ha denunciato Google, accusandola di boicottare le ricerche su Trump.