Harris, l'endorsement più atteso: gli Obama annunciano il loro sostegno
Kamala Harris ha incassato anche l’ultimo, atteso e importante endorsement. Dopo quello di Joe Biden, e quello pesantissimo di Nancy Pelosi, la vice presidente ha visto la sua nomination ufficialmente appoggiata anche dalla coppia democratica più popolare d’America: Michelle e Barack Obama. L’edorsement è stato annunciato venerdì in un video che mostra Harris rispondere a una telefonata dell’ex coppia presidenziale. «Abbiamo chiamato per dire che Michelle e io non potremmo essere più orgogliosi di sostenerti e fare tutto il possibile per farti superare questa elezione e arrivare allo Studio Ovale», ha detto l’ex presidente a Harris, che è stata ripresa mentre risponde alla chiamata dietro le quinte di un evento elettorale, seguita da un agente del Secret Service.
"Biden un eroe? Attaccato con unghie e denti alla poltrona": Rampini non fa sconti
«Non posso fare questa telefonata senza dire alla mia ragazza, Kamala, che sono orgogliosa di te. Sarà storico», le parole della ex first lady. «Ci divertiremo!», la replica di Harris. La vice presidente ha ora definitivamente in tasca la nomination democratica, la cui ratifica ufficiale sarà poco più di un passaggio burocratico, nella conta virtuale dei delegati che dovrebbe prendere il via il 1 agosto. La convention del partito che si aprirà a Chicago il 19 agosto sarà soprattutto un momento celebratorio e un’occasione per illustrare la piattaforma di una possibile presidenza Harris. Per quella data, la vice presidente avrà già scelto il suo compagno di ticket.
Gli Obama sostengono Harris, Cerno: "Un titolo? La grande rosicata"
I nomi in lizza più probabili sono sempre quelli: il senatore dell’Arizona Mark Kelly: il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro; quelli di Kentucky, North Carolina e Illinois Andy Beshear, Roy Cooper, J.B. Pritzker. Nel frattempo, in campo repubblicano, dopo la discesa in campo di Harris si mette in dubbio la scelta di Donald Trump che ha voluto come suo vice nel ticket presidenziale JD Vance. «La scelta peggiore», secondo alcuni parlamentari repubblicani, le cui voci sono state raccolte da The Hill. La candidatura della 59enne Harris avrebbe di fatto reso ’inutilè la scelta di Vance come metà ’giovanè della coppia con Trump e, per le sue posizioni controverse sull’aborto, rischierebbe di alienare ai Repubblicani il fondamentale elettorato femminile.