Russia, l'accusa all'Ucraina per quei legami con l'attentatore dell'autobomba di Mosca
Evgeniy Serebryakov, il sospetto autore dell’attentato di mercoledì con un autobomba a Mosca, ha dichiarato in un interrogatorio che l’anno scorso aveva deciso di collaborare con i servizi speciali ucraini, li aveva contattati via Internet e si era offerto di uccidere un ufficiale del ministero della Difesa, secondo un video distribuito dal servizio di intelligence russo Fsb e pubblicato dalle principali agenzie russe. Serebryakov è accusato di tentato omicidio, per associazione a delinquere e di traffico illegale di esplosivi. La mattina del 24 luglio, nel cortile di una delle case in via Sinyavinskaya a Mosca, si è verificata un’esplosione di un’auto, a seguito della quale sono rimaste ferite due persone. Una fonte informata ha detto a Interfax che il proprietario dell’auto è un colonnello delle forze armate russe: sotto il sedile del conducente sarebbe stato collocato un ordigno esplosivo della capacità di circa 500 grammi di tritolo.
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Serebryakov, che aveva tentato di fuggire in Turchia, aveva l'intenzione di attraversare il Paese di Erdogan per poi raggiungere le isole greche. Le forze di sicurezza turche hanno agito rapidamente, catturandolo prima di fuggire in Grecia. E ora dai servizi russi il solito dito puntato sull’Ucraina.
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