Israele, morti due ostaggi in mano ad Hamas. Indagini in corso: cosa non si esclude
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato la morte di due ostaggi, rapiti e trattenuti insieme da Hamas a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Si tratta di Alex Dancyg, 75 anni, e Yagev Buchshtav, 35. La loro morte risale a mesi fa mentre i militari israeliani erano impegnati nell’operazione militare a Khan Younis, come precisano le Idf citando informazioni di intelligence. Il Times of Israel spiega che l’esercito non ha fornito dettagli sulle circostanze della loro morte citando un’indagine in corso: si sta approfondendo la possibilità che siano stati uccisi dal fuoco israeliano, spiega il quotidiano.
L'attacco allo Yemen e la crisi politica interna in Israele: cosa sta succedendo
Dancyg e Buchshtav erano stati rapiti da Hamas dalle loro case nel kibbutz Nir Oz e nel kibbutz Nirim durante l’assalto del 7 ottobre. A marzo Hamas aveva affermato che Buchshtav era morto per mancanza di cibo e medicine e Dancyg era stato ucciso dal fuoco israeliano. Le affermazioni dei terroristi palestinesi non sono mai state confermate dalle Idf. La moglie di Buchshtav, Rimon Kirsht Buchshtav, è stata rapita insieme a lui e poi rilasciata il 28 novembre nell’ambito di un accordo con Hamas per la liberazione di alcuni prigionieri.
“Con l'invasione sarà guerra totale, anche con l'Iran”. Dal Libano l'avviso a Israele