Attentato, la furia di Trump: "Nessuno mi ha avvisato che c'era un pericolo"
«Nessuno mi ha detto nulla. Mi avrebbero potuto dire di aspettare 15 minuti prima di iniziare a parlare, o venti, o cinque minuti. Ma nessuno mi ha detto nulla». Così Donald Trump critica il dispositivo di sicurezza adottato dal Secret Service durante il suo comizio di sabato 13 luglio in Pennsylvania durante il quale è stato vittima di un tentato assassinio. Nell’intervista a Fox News, che verrà trasmessa integralmente lunedì, l’ex presidente si chiede come sia stato possibile che l’attentatore sia salito armato su un tetto poco distanze dal palco del comizio, indisturbato anche se diverse persone avevano dato l’allarme sulla sua presenza.
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Intanto anche i dem chiedono le dimissioni del direttore del secret service. Il deputato dem della Pennsylvania Brendan Boyle ha chiesto chiedere le dimissioni del direttore del Secret service statunitense Kimberly Cheatle mentre continuano a venire alla luce ulteriori violazioni della sicurezza che potrebbero aver contribuito al quasi assassinio di Donald Trump il 13 luglio. Lo scrive il Guardian. In una dichiarazione rilasciata dopo che il Washington Post aveva riferito che l’agenzia di protezione presidenziale aveva negato per due anni le richieste di Trump di ulteriori misure di sicurezza, Boyle ha affermato di non avere «nessuna fiducia» nella leadership dell’agenzia. «Chiedo al direttore Cheatle di dimettersi immediatamente», ha detto Boyle in una dichiarazione pubblicata su X. «Le prove emerse hanno mostrato fallimenti operativi inaccettabili», ha aggiunto. «Non ho fiducia nella leadership del Secret service degli Stati Uniti se il direttore Cheatle sceglie di rimanere nella sua posizione» I repubblicani, tra cui il presidente della Camera Mike Johnson e il leader della minoranza al Senato Mitch McConnell, avevano chiesto una nuova leadership. Secondo McConnell: «La nazione merita risposte e responsabilità. Una nuova leadership sarebbe un passo importante in quella direzione».