comizio di sangue

Usa, attentato contro Donald Trump: spari al comizio e ferite ad un orecchio

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato colpito di striscio da un proiettile quando aveva appena iniziato il suo comizio nella città di Butler (Pennsylvania), due giorni prima della Convention nazionale repubblicana. È stato portato via con una ferita all’orecchio destro e il volto insanguinato dopo che sono stati uditi diversi spari. Il bilancio, fino a ora, è di due morti - l’attentatore e uno spettatore - e due feriti gravi. Lo staff ha fatto sapere che Trump è al sicuro e sta bene. E lo stesso tycoon poco dopo ha parlato rassicurando tutti: «È incredibile che un atto del genere possa avvenire nel nostro Paese», ha detto Trump. «Sono stato colpito da un proiettile che ha perforato la parte superiore del mio orecchio destro», ha spiegato. «Ho capito subito che qualcosa non andava perché ho udito un sibilo, degli spari e ho subito sentito il proiettile squarciare la pelle», ha aggiunto.

Joe Biden ha condannato l’attentato dicendo che «non c’è posto per questo tipo di violenza in America: noi dobbiamo unirci come nazione per condannarla. Tutti devono condannare». «Sono grato - ha aggiunto Biden - di sentire che è salvo e sta bene. Prego per lui e la sua famiglia e per tutti coloro che erano al comizio, mentre attendiamo ulteriori informazioni. Jill e io siamo grati ai Servizi segreti per averlo messo al sicuro». Tra i primi commenti sull’attentato, quello della premier Giorgia Meloni che ha detto di seguire «con apprensione gli aggiornamenti dalla Pennsylvania». «A Trump la mia solidarietà e i miei auguri di pronta guarigione, con l’auspicio che i prossimi mesi di campagna elettorale possano veder prevalere dialogo e responsabilità su odio e violenza», ha scritto Meloni sui social. «Go Donald go!!!», il primo commento su X del segretario della Lega Salvini, che poi esprime tutta la sua vicinanza all’ex presidente Usa. «Pensieri e preghiere per Trump in queste ore buie», anche dal primo ministro ungherese Orban. Il premier israeliano Netanyahu si è detto «scioccato».

  

Gli 007 Usa, appollaiati sul tetto di un fienile dietro il leggio dove Trump si stava rivolgendo a circa 15.000 persone hanno risposto al tentativo di attacco mentre l’ex presidente, il pubblico e la stampa sono rimasti a terra. Secondo l’ufficio del procuratore generale di Butler, l’attentatore è stato ucciso e Trump è stato colpito di striscio da un proiettile, come confermano le immagini del lato destro del volto di Trump insanguinato. L’evento è durato appena un minuto, durante il quale si è udita un’altra esplosione, poi Trump si è rialzato con un orecchio insanguinato e il pugno alzato ed è stato scortato in un veicolo ufficiale per mettersi in salvo e sottoporsi a esami medici. In seguito, le autorità hanno confermato che, per il momento, ci sono due morti - compreso l’attentatore. Secondo gli investigatori lo sparatore, di cui non è stata fornita l’identità, era salito su un tetto in una zona esterna rispetto all’impianto dove si teneva il comizio. Dopo aver esploso i primi tre colpi, uno dei quali ha ferito Trump, si sono sentiti almeno altri sei colpi in rapida successione, probabilmente sparati dai Servizi segreti. Le sirene di diverse ambulanze sono state udite poco dopo che la zona è stata dichiarata «zona del crimine» e un paio di elicotteri si sono alzati in volo per garantire la sicurezza dei presenti. I membri dei servizi segreti hanno gridato «l’uomo che ha sparato è a terra» mentre conducevano Trump all’uscita circondato dagli agenti. L’ex presidente è rimasto in piedi con il pugno alzato. «Passeremo un buon sabato e ce lo godremo, perché la prossima settimana sarò ufficialmente nominato», aveva detto il front-runner repubblicano prima dell’evento. E ha aggiunto quasi subito: «L’era dell’immigrazione più bassa nella storia del nostro Paese inizierà molto presto (...) Li deporterò tutti. Probabilmente ci saranno 20 milioni di persone, tra cui pericolosi criminali e spacciatori che non dovrebbero essere qui. Guardate come hanno trasformato il nostro Paese». Dopo di che sono esplosi colpi di arma da fuoco e si è scatenato il finimondo.