Attentato Trump, l'allarme dell'esperto: "Usa a rischio guerra civile"
Donald Trump che si rialza con il volto sanguinante dopo l’attacco mostrando il pugno ai suoi sostenitori è «un grande manifesto politico che a stretto giro può dare slancio alla sua campagna elettorale», ma è anche «un monito ad abbassare i toni perché quando la politica si polarizza questi eventi rischiano di ripetersi e nella loro storia gli Usa hanno già conosciuto una guerra civile, oltre a una lunga serie di attentati - alcuni dei quali riusciti - alla vita di presidenti e politici di alto profilo». Lo dice all’Adnkronos Gabriele Natalizia, professore di Relazioni internazionali al dipartimento di Scienze politiche dell'Università La Sapienza di Roma.
La vicinanza del presidente del comitato romano pro-Trump: “Fatto inquietante”
"Gli Stati Uniti d’America - spiega - possono infiammarsi per le spaccature interne, un tempo fra nord e sud, oggi tra le diverse etnie oltre che tra le coste e l’America interna, fra le elite dell’America globalizzata e la working class, che tenta di salvaguardare ciò che gli resta, o i white collar, ormai proletarizzati». «Queste divisioni possono riemergere in tutta la loro violenza - ammonisce l’esperto - Tanto è vero che nel National Security Strategy 2022 Biden ha parlato di rilanciare la classe media americana che resta il pilastro del Paese e il motore del suo possibile rilancio di fronte alla sfide poste da Cina e Russia. Ad affrontarle è un’America più debole che in passato, anzitutto perché sempre più polarizzata». «Negli anni ’80 e ’90 faticavamo a distinguere su alcuni temi le posizioni di molti politici americani; democratici e repubblicani sembravano per certi versi due facce della stessa medaglia, il liberalismo politico. Le loro posizioni su alcuni temi - soprattutto quelli macroeconomici - erano spesso indistinguibili. Oggi invece sono sempre più forti le ali estreme dei due partiti, che prima non esistevano. Rischiamo quindi di tornare agli anni bui di Kennedy e alla guerra civile del 1861-1865. Andiamo verso una polarizzazione alla europea ma in un Paese dove le armi circolano liberamente, quindi la situazione è potenzialmente esplosiva. Le immagini dell’attentato negli Usa - conclude Natalizia - ricordano i nostri peggiori anni ’70».