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Gaza, raid di Israele nella zona umanitaria per colpire leader di Hamas: decine di vittime

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Sono almeno 70 le vittime e oltre 100 i feriti di un massiccio attacco delle forze israeliane nell’area dell’università di Al-Aqsa nella città di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. L'area, Al-Mawasi, fa parte della zona umanitaria designata da Israele nella Striscia di Gaza. Il quotidiano Yisrael Hayom, citando un «rapporto» non specificato, afferma che l’obiettivo dell’attacco era Mohammed Deif, il comandante dell’ala militare di Hamas. Insieme a Deif, spiegano i media israeliani, c’era Rafàa Salameh, comandante della brigata Khan Younis di Hamas. 

 L’intelligence israeliana ritiene che Mohammed Deif sia rimasto gravemente ferito nei raid condotti sull’area di al-Mawasi. Notizia smentita da un alto funzionario di Hamas. "Le affermazioni israeliane sono insensate e mirano a giustificare l’orribile massacro. Tutti i martiri sono civili e quello che è successo è stata una grave escalation della guerra di genocidio, sostenuta dagli americane e dal silenzio della comunità internazionale", ha detto a Reuters Sami Abu Zuhri, funzionario di Hamas che non ha confermato e Deif fosse a Khan Yunis. A suo dire, l’attacco dimostra che Israele non è interessato a raggiungere un accordo di cessate il fuoco. 

Intanto l’Argentina ha designato Hamas come organizzazione terroristica e ha ordinato il congelamento dei beni finanziari del gruppo palestinese, una mossa in gran parte simbolica mentre il presidente Javier Milei cerca di allineare fortemente l’Argentina con gli Stati Uniti e Israele. 

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