Macron prende tempo, la voce clamorosa: "Allo stadio per Spagna-Francia"
Dopo la doccia fredda del verdetto delle urne, il presidente Emmanuel Macron temporeggia prima di prendere la parola, dedicandosi a una fitta agenda di impegni sia in patria che all’estero, in partenza fra due giorni per Washington per il G7. La stampa d’Oltralpe riferisce che Macron ha trascorso gran parte della notte con i suoi collaboratori e gli esponenti del governo, tra cui il ministro dell’Interno uscente Gérald Darmanin, analizzando i risultati delle elezioni legislative. «Attendiamo che la nuova Assemblea si strutturi», hanno detto già ieri sera fonti dell’entourage del Capo dello Stato, rimandando una dichiarazione ufficiale e le decisioni più importanti presumibilmente alla prossima settimana, proprio per la sua fitta agenda. Per gli osservatori, questo potrebbe significare la data del 18 luglio e l’elezione di un nuovo presidente dell’Assemblea Nazionale, lasciando quindi ai partiti il compito di trovare una soluzione attraverso un nuovo voto.
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Finora, il primo passo politico concreto del titolare dell’Eliseo uscito indebolito dalle legislative è la richiesta al premier Gabriel Attal di rimanere in carica «per il momento», per assicurare «la stabilità del Paese». Stamattina il sito dell’Eliseo indica che «l’agenda del Presidente è in corso di aggiornamento». Non sembra che Macron prenda la parola, nemmeno oggi, e non ci sarà alcun Consiglio dei ministri, anche se ha respinto le dimissioni formali di Attal. All’Eliseo è impegnato in colloqui con esponenti del suo partito Renaissance, tra cui qualche ministro, mentre il ministro Darmanin riceve a pranzo 30 esponenti della maggioranza presidenziale. È certo, invece, che il capo di Stato francese volerà a Washington mercoledì mattina, per partecipare al vertice della NATO di celebrazione del 75 anniversario dell’Alleanza; un evento che durerà fino a giovedì.
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Prima di allora, secondo alcune indiscrezioni rilanciate da BfmTv, Macron potrebbe recarsi a Monaco, in Germania, per assistere alla semifinale dei campionati di calcio Euro 2024 tra Spagna e Francia all’Allianz Arena, domani alle ore 21. Tuttavia questa possibilità non è ancora stata confermata. Pur avendo chiesto al premier Attal di rimanere in carica, in Francia ora l’attenzione è tutta concentrata sulla scelta del futuro primo ministro, in assenza totale di un nome consensuale. Non è emersa nessuna maggioranza per nessuno dei tre blocchi politici; quindi, la formazione di un futuro governo dipenderà dalla costituzione di nuove coalizioni e alleanze. Costituzionalmente, il presidente Macron non ha l’obbligo di scegliere il suo Primo Ministro, nè di fissare una scadenza per la sua nomina. Il fine settimana prossimo sarà invece caratterizzato dal 14 luglio e dalle celebrazioni tradizionali per la festa nazionale. La parata militare è stata spostata in Avenue Foch, sempre nell’ottavo arrondissement di Parigi, a causa dell’installazione delle strutture per i Giochi Olimpici di Parigi. Coma da rito, la cerimonia sarà presieduta da Capo dello Stato, ma non è ancora chiaro se per quella occasione rilascerà un’intervista televisiva. «Siamo appena usciti da una campagna lampo di tre settimane, una contrazione di tempo molto breve», ha commentato il politologo Dorian Breuil. In questo caso, «dobbiamo lasciare che i risultati e la democrazia respirino un pò per trovare una via d’uscita che permetta alle istituzioni di funzionare», ha prospettato l’esperto della nota Fondation Jean-Jaurès. Resta il fatto, sottolinea l’emittente BfmTv, che Emmanuel Macron, che si è descritto come il «maestro degli orologi», dovrà occuparsi anche dell’agenda e delle trattative all’interno dei partiti. I leader del Nuovo Fronte Popolare (NFP) hanno annunciato che intendono presentare «una candidatura» per il posto di primo ministro «entro questa settimana».