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Usa, Dem "furiosi" per l'atteggiamento di Biden. Quegli aneddoti sul declino...

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La performance di Joe Biden ha scatenato malumori tra i Dem. I vertici al Congresso sarebbero «furiosi» e «profondamente preoccupati» per l’atteggiamento degli ultimi giorni del presidente degli Stati Uniti, che ha «negato» ed «eluso» i problemi emersi durante il disastroso dibattito presidenziale dello scorso 27 giugno con il suo predecessore Donald Trump. Lo scrive il sito d’informazione «Axios», secondo cui alcuni legislatori Dem vorrebbero che i loro leader al Senato e alla Camera, rispettivamente Chuck Schumer e Hakeem Jeffries, facessero privatamente pressioni su Biden perché si ritiri dalla corsa alla Casa Bianca. La comune preoccupazione è che Biden, in caso di pesante sconfitta in occasione del voto del prossimo 5 novembre, possa ridurre drasticamente le possibilità di rappresentanti e senatori democratici di essere rieletti.

 

 

 

«Non so chi sia a prendere le decisioni», ammette un esponente del partito alla Camera citato da «Axios». «Perchè - aggiunge - Biden non è al telefono con i nostri vertici al Congresso? Tutti credono che possa costarci la maggioranza». Secondo il portale, al momento infatti il presidente statunitense non ha ancora contattato il leader democratico alla Camera Jeffries. In privato, i legislatori si scambiano aneddoti sul declino fisico e mentale di Biden, e si confrontano sul timore che la famiglia stia accuratamente evitando un confronto tra il presidente e le figure più scettiche rispetto alla sua candidatura all’interno del partito. Tra queste sembra esserci anche l’ex presidente della Camera Nancy Pelosi, che ieri all’emittente «Msnbc» ha definito «legittimo» chiedersi se la disastrosa performance di Biden nel confronto con Trump sia stata «un episodio» o «una condizione» cronica.

 

 

 

Ieri, rivolgendosi ai giornalisti nel corso di un evento di campagna elettorale, il capo della Casa Bianca ha attribuito il problema al fatto di aver «viaggiato intorno al mondo un paio di volte» prima del dibattito. «Non ho prestato ascolto ai miei collaboratori, e poi mi sono quasi addormentato sul palco. Non è una scusa, ma una spiegazione», ha affermato Biden, che tuttavia aveva trascorso due giorni di riposo nel Delaware e sei di preparazione a Camp David prima del confronto con Trump. Nel frattempo, sempre secondo «Axios», i principali donatori del Partito democratico starebbero pensando di investire sui candidati alla Camera e al Senato piuttosto che sulla campagna elettorale di Biden, in modo da contenere gli effetti di un secondo mandato di Trump che viene ritenuto «sempre più probabile».

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