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Hezbollah, la mossa dopo la morte del comandante: 100 razzi contro Israele

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Hezbollah ha annunciato di aver lanciato «100 razzi Katyusha» contro due postazioni israeliane dopo che un alto comandante del gruppo sciita filo-iraniano è stato ucciso in un attacco delle forze armate israeliane (Idf) nel sud del Libano. «Come parte della risposta all’attacco e all’assassinio compiuto dal nemico» nella città costiera meridionale di Tiro, i combattenti di Hezbollah hanno attaccato due postazioni israeliane sulle alture annesse del Golan «con 100 razzi Katyusha», si legge in una nota del Partito di Dio libanese.

 

 

 

L’uccisione del comandante di Hezbollah, Mohammad Nehma Nasser, «non farà arretrare la resistenza, nè indebolirà la sua volontà e la sua decisione di continuare a confrontarsi con l’occupazione (Israele), nè farà diminuire la pressione sul fronte nord». Lo ha dichiarato il deputato del partito sciita filo-iraniano Hassan Fadlallah, in occasione di una cerimonia organizzata dal gruppo libanese nella sua roccaforte nei sobborghi meridionali di Beirut. Al contrario, Israele riceverà una «risposta punitiva per il suo crimine, in modo che capisca che la resistenza è capace di cacciare il suo esercito».

 

 

 

In precedenza Hezbollah ha confermato l’uccisione del comandante Nasser in un attacco delle Forze di difesa di Israele (Idf). Sale così a 358 il numero di miliziani del gruppo islamista uccisi dalle Idf in Libano e in Siria da quando, dopo l’attacco del 7 ottobre di Hamas contro lo Stato ebraico, sono cominciati gli scontri tra l’esercito israeliano e i combattenti di Hezbollah.

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