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Usa, “declino cognitivo peggiorato in sei mesi”. Bernstein scodella la bomba su Biden

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Il «declino cognitivo» del presidente Usa Joe Biden sarebbe peggiorato negli ultimi sei mesi e persone vicine al presidente abbevero assistito nell’ultimo anno e mezzo ad almeno «15-20 occasioni» simili a ciò che il Paese ha visto durante il dibattito presidenziale della scorsa settimana. A svelarlo è stato il giornalista americano Carl Bernstein intervenuto all’Anderson Cooper Monday night sulla Cnn. «Queste sono persone, molte delle quali sono molto vicine al presidente Biden, che lo hanno amato, lo hanno sostenuto e tra loro ci sono alcune persone che avrebbero raccolto molti soldi per lui. E sono fermamente convinti che ciò che abbiamo visto l’altra sera, il Joe Biden che abbiamo visto, non è un caso isolato, ci sono state 15, 20 occasioni nell’ultimo anno e mezzo in cui il presidente è apparso in qualche modo come in quello spettacolo dell’orrore a cui abbiamo assistito», la ricostruzione di Bernstein. 

 

 

«E ciò che è così significativo sono le persone da cui proviene tutto questo, e anche quante persone intorno al presidente sono a conoscenza di tali incidenti, inclusi alcuni giornalisti che hanno assistito ad alcuni di questi», ha detto ancora. Alludendo al discorso di Biden alla nazione in reazione alla sentenza di parziale immunità della Corte Suprema riguardante i casi legali di Donald Trump, Bernstein ha continuato il discorso: «Ma qui stasera vediamo che, come dicono queste persone, il presidente Biden è al suo meglio, eppure queste persone, coloro che lo hanno sostenuto, amato, fatto campagna per lui, lo vedono spesso, dicono che negli ultimi sei mesi in particolare c’è stata una marcata incidenza di declino cognitivo e infermità fisica» e che il presidente alterna momenti di estrema lucidità a momenti bui.

 

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