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Elezioni Francia, Bardella: "Il vero fronte repubblicano siamo noi"

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Una sfida decisiva, con Jordan Bardella che si gioca una chance senza precedenti. «Oggi il vero fronte repubblicano siamo noi. E questa è la grande differenza con tutte le altre elezioni», dice al Figaro il presidente del Rassemblement Nationale. «La Francia ha a disposizione due strade chiare. O la coalizione di patrioti e repubblicani che dirigo, che difende la Francia, ma che protegge anche la Repubblica da coloro che vogliono danneggiarla e che vogliono seminare guai al suo interno. O l’alleanza dei peggiori - quella dell’estrema sinistra -, con l’orizzonte di un primo ministro Jean-Luc Mèlenchon, il disarmo della polizia, un’ambiguità riguardo all’antisemitismo, il desiderio di liberare i prigionieri, l’inferno fiscale, disordine e insurrezione», aggiunge il leader della destra francese. «Questa alleanza, sostenuta da Emmanuel Macron, è un’alleanza disonorevole. Trovo deplorevole vedere un Presidente della Repubblica, che accusa l’antisemitismo e il comunitarismo della LFI, gettarsi tra le braccia di Jean-Luc Mèlenchon», aggiunge Bardella.

 

«Se i francesi lo vorranno, avremo una maggioranza assoluta - scrive su X il delfino di Marine Le Pen rilanciando l’intervista - A differenza dei nostri avversari che vogliono solamente impedirci di vincere, noi abbiamo un’ambizione e un progetto per il Paese».

 

Intanto sinistra e centristi provano a sbarrare la strada al partito di Marine Le Pen in vista del secondo turno. Almeno 200 candidati si sono ritirati dalla corsa come "desistenza" per cercare di fermare l’avanzata del Rassemblament national, dopo il successo registrato domenica scorsa. È la stima dell’Afp, in vista dell’appuntamento elettorale di domenica 7 luglio. I candidati arrivati terzi si sono ritirati in modo da convogliare i voti su colui o colei che ha più possibilità di sconfiggere il partito di Marine Le Pen.

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