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Usa, la sentenza della Corte Suprema sull'immunità a Trump: la decisione

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Nel giudizio appena pubblicato, con una maggioranza di 6 a 3, la Corte Suprema ha stabilito che Donald Trump può godere di «un certo livello» di immunità nel caso delle violenze del 6 gennaio 2021. Secondo la maggioranza dei giudici, l’immunità va riconosciuta per gli atti ufficiali compiuti nell’esercizio delle funzioni presidenziali, ma non per gli atti privati. Il caso è quindi stato rimandato ai tribunali di appello di grado inferiore di Washington, che dovrà decidere come applicare la decisione al caso di Trump.

 

 

La Corte d’appello di Washington aveva già bocciato in precedenza la richiesta di immunità avanzata da Trump. I sei giudici di matrice conservatrice hanno votato a favore di questa decisione, con l’opposizione dei tre giudici di orientamento progressista. La decisione della Corte Suprema rende più remota la possibilità che l’ex presidente possa essere processato prima delle elezioni di novembre per le sue presunte responsabilità nell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. La sentenza della Corte suprema respinge una decisione della corte d’appello federale che a febbraio aveva stabilito che Trump non avrebbe dovuto godere dell’immunità su quanto fatto per contrastare i risultati delle elezioni del 2020 che hanno portato alla vittoria dell’attuale presidente Joe Biden.

 

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