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Julian Assange, chi è il fondatore di Wikileaks: la carriere e la storia delle accuse

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Per i suoi sostenitori, Julian Assange è un valoroso sostenitore della verità. Per i suoi critici, è un uomo in cerca di pubblicità che ha messo in pericolo vite umane rendendo di dominio pubblico una massa di informazioni sensibili. Sta di fatto che chi ha lavorato con lui lo descrive come «intenso, motivato e molto intelligente, con un’eccezionale capacità di decifrare codici informatici», sottolinea la Bbc. Nato nel 1971 a Townsville, nello stato australiano del Queensland, e diventato padre a soli 18 anni, Assange ha iniziato a interessarsi ai computer in giovane età mettendo a frutto le sue potenzialità in matematica. All’inizio degli anni ’90 era considerato uno degli hacker australiani più esperti, come ricorda il Guardian, e nel 1995 Assange fu accusato, insieme ad un amico, di decine di attività di hacking, sottolinea la Bbc. È stato multato per diverse migliaia di dollari australiani ed è riuscito a sfuggire alla prigione solo a condizione che non avesse commesso nuovamente un reato. 

Decise allora di entrare nel mondo accademico, collaborando alla stesura di un libro che fu un bestseller sul lato emergente e sovversivo di Internet, prima di studiare fisica e matematica. Nel 2006 ha fondato WikiLeaks, un’organizzazione che pubblicava materiale trapelato. «Per mantenere le nostre fonti al sicuro, abbiamo dovuto impegnare risorse, crittografare tutto e spostare le telecomunicazioni e le persone in tutto il mondo per attivare leggi protettive in diverse giurisdizioni nazionali», aveva spiegato alla Bbc. Nel 2010 Assange ha raggiunto la ribalta mondiale dopo aver pubblicato una serie di fughe di notizie di Chelsea Manning, un ex soldato transgender dell’esercito americano. Tra i file c’era un video di un attacco con un elicottero Apache del 2007 da parte delle forze americane a Baghdad che uccise 11 persone, tra cui due giornalisti della Reuters. Il governo degli Stati Uniti ha avviato un’indagine penale e alla fine Manning è stata condannata e incarcerata per le fughe di notizie, anche se in seguito la sua pena è stata commutata.

Nel luglio e ottobre del 2010 WikiLeaks ha pubblicato un dump di oltre 250.000 dispacci diplomatici statunitensi, ovvero documenti riservati sulle guerre in Afghanistan e Iraq. Alla fine del 2010 è stato spiccato un mandato di arresto internazionale nei suoi confronti e in precedenza istituti finanziari statunitensi iniziarono a bloccare le donazioni. Nel 2016 Assange ha fatto nuovamente notizia dopo che WikiLeaks ha pubblicato e-mail da parte di operatori del partito democratico in vista delle elezioni presidenziali americane. I pubblici ministeri statunitensi hanno affermato che le e-mail sono state rubate dall’intelligence russa e facevano parte di un’operazione per interferire nelle elezioni per conto di Donald Trump. Assange è stato acclamato da molti in tutto il mondo come un eroe che ha portato alla luce le malefatte militari statunitensi in Iraq e Afghanistan, ma la sua reputazione è stata offuscata anche dalle accuse di stupro e di violenza sessuale da parte della Svezia. In particolare, le autorità svedesi hanno iniziato a perseguitarlo con l’accusa di aver violentato una donna e molestato sessualmente un’altra nell’agosto 2010 mentre era in visita a Stoccolma per tenere una conferenza. Accuse che lui nega.

Adesso Assange è in viaggio verso le Isole Marianne Settentrionali per completare un accordo di patteggiamento con i procuratori federali Usa che porrà fine a una battaglia legale che va avanti da anni e gli consentirà di essere libero in cambio di una dichiarazione di colpevolezza. Da anni lottava per evitare l'estradizione negli Stati Uniti con l'accusa di spionaggio per avere diffuso, tramite la piattaforma Wikileaks, documenti riservati che hanno fatto luce su molti aspetti delle guerre Usa in Iraq e Afghanistan. L'accordo con il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti prevede che, in un tribunale di Saipan, nella mattinata locale di mercoledì, in base all'Espionage Act Assange si dichiarerà colpevole di aver cospirato per ottenere e diffondere illegalmente informazioni classificate sulla difesa nazionale; in cambio potrà tornare da uomo libero in Australia, suo Paese natale. Assange ha lasciato il carcere londinese di massima sicurezza in cui era detenuto dal 2019 dopo aver trascorso 7 anni in autoesilio nell'ambasciata ecuadoriana a Londra.

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