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Corea del Sud, portaerei Usa "a propulsione nucleare" per le esercitazioni con il Giappone

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Una portaerei degli Stati Uniti a propulsione nucleare è arrivata in Corea del Sud per partecipare a delle esercitazioni militari congiunte che coinvolgono anche il Giappone. Lo ha riferito la Marina sudcoreana in un comunicato, precisando che la portaerei Theodore Roosevelt «è arrivata alla base navale di Busan la mattina del 22 giugno». I leader di Usa, Corea del Sud e Giappone avevano concordato in un vertice tenuto ad agosto scorso di tenere esercitazioni annuali di addestramento militare. All’inizio di questo mese, i capi della difesa dei tre Paesi hanno annunciato nuove esercitazioni volte ad affinare la loro risposta combinata in vari settori tra cui aria, mare e cyberspazio. Le esercitazioni congiunte sono regolarmente denunciate dalla Corea del Nord come prove generali di un’invasione. L’arrivo della Uss Theodore Roosevelt cade inoltre il giorno dopo che Seul ha convocato l’ambasciatore russo Georgj Zinoviev per protestare contro l’accordo raggiunto questa settimana tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-Un, intesa che prevede l’assistenza reciproca in caso di guerra. In base all’accordo, Russia e Corea del Nord si impegnano a fornirsi reciprocamente assistenza militare immediata in caso di aggressione.

 

 

 

Il governo della Corea del Sud ha condannato l’accordo di partenariato strategico, firmato mercoledì 19 giugno dal presidente russo Vladimir Putin e dal leader nordcoreano Kim Jong-un, e riconsidererà la propria posizione in merito alla fornitura di aiuti militari all’Ucraina. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il consigliere per la sicurezza nazionale Chang Ho Jin, esprimendo in particolare «grave preoccupazione» per la clausola dell’intesa che impegna Mosca e Pyongyang a intervenire a difesa dell’alleato in caso di attacco. Qualsiasi tipo di cooperazione che direttamente o indirettamente favorisca le forze armate della Corea del Nord, ha ricordato Chang, viola le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e sarà oggetto di indagini e sanzioni. «Abbiamo in programma di riconsiderare la questione del sostegno militare all’Ucraina», ha aggiunto l’alto funzionario di Seul. Attualmente la Corea del Sud non fornisce armi letali a Kiev. Chang ha tuttavia sottolineato che il suo governo manterrà «un’ambiguità strategica» in merito al tipo di armamenti inviati all’Ucraina.

 

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