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Corea, spari di avvertimento e timori di escalation al confine tra Sud e Nord

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Nuovi episodi di tensione in Corea. L’esercito della Corea del Sud ha fatto sapere di aver sparato colpi di avvertimento per respingere i soldati nordcoreani che ieri hanno temporaneamente attraversato il confine terrestre per la terza volta questo mese. Le intrusioni sono probabilmente legate al gran numero di truppe che la Corea del Nord ha schierato nelle aree in prima linea per fortificare il lato del confine, forse per impedire a civili e soldati di disertare verso Sud, mentre la leadership di Pyongyang continua a stringere la presa sulla popolazione. Nel frattempo, un gruppo di attivisti ha affermato di aver fatto volare altri palloncini con volantini di propaganda verso la Corea del Nord, continuando una campagna che ha aggravato le animosità tra i rivali e provocato una ripresa della guerra psicologica in stile Guerra Fredda lungo il loro confine.

 

 

Nel frattempo il viceministro degli Esteri sudcoreano Kim Hong Kyun ha anche convocato l'ambasciatore russo Georgy Zinoviev a Seul per protestare contro l'accordo firmato due giorni fa dal presidente russo, Vladimir Putin, e da quello nordcoreano, Kim Jong Un, chiedendo a Mosca di interrompere immediatamente la presunta cooperazione militare con Pyongyang. Il viceministro sudcoreano ha sottolineato che qualsiasi cooperazione che aiuti direttamente o indirettamente il Nord a costruire le sue capacità militari violerebbe le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e rappresenterebbe una minaccia per la sicurezza del Sud, e ha avvertito sulle conseguenze nelle relazioni di Seul con Mosca. Zinoviev - secondo il ministero sudcoreano - ha risposto che avrebbe trasmesso le preoccupazioni di Seul ai suoi superiori a Mosca.

 

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